Congressi e shopping, il ruolo chiave dell'operatore turistico

Indagine Confturismo su rapporti tra turismo congressuale e shopping turistico

Congressi e shopping, il ruolo chiave dell'operatore turistico

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14 giugno 2019

 

Roma, 14 giugno 2019

 

 

Chi viaggia per recarsi ad un congresso approfitta per fare turismo e, perché no, un po' di shopping. Il 15% dei viaggiatori congressisti dichiara, infatti, di spendere in shopping mediamente 25 euro per ciascuno dei giorni di permanenza in loco, contro i 38 euro spesi dai vacanzieri puri. La spesa probabilmente sarebbe anche maggiore considerato che il 44% di loro afferma che avrebbe gradito ricevere informazioni sui luoghi dello shopping direttamente nella sede dell'evento congressuale a cui partecipava, se non addirittura prima di partire. E cosa si compra tra un convegno e l'altro? Le preferenze vanno ad abbigliamento e accessori (31,5%), seguono prodotti di gastronomia locale (13,9%) ma anche cosmetica e profumeria (13,4%), elettronica (9,3%), libri e guide (7,4%) e gli immancabili souvenir (3,7%).

L'indagine poi premia Milano, fra i luoghi oggetto della rilevazione, che il 90% del campione consiglierebbe ad altri per uno shopping interessante, candidandosi anche, nel 70% dei casi, per un nuovo viaggio nella capitale lombarda dedicato proprio al tema degli acquisti.

Sono i dati principali dell'indagine su MICE (Meeting, Incentive, Congress ed Events) E SHOPPING TOURISM, condotta per Confturismo-Confcommercio dalla Società di ricerca Risposte Turismo su un campione di oltre 1000 interviste.

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