Riforma dei porti, Uggè a Camanzi: "Non tenti di attribuirsi compiti non previsti per il Garante"
Riforma dei porti, Uggè a Camanzi: "Non tenti di attribuirsi compiti non previsti per il Garante"
Il presidente di Conftrasporto sulle dichiarazioni del capo dell'Authority dei Trasporti
5 aprile 2017
Riforma dei porti: sulle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente dell'Autorità di regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi - a margine del Forum nazionale della Portualità – interviene Paolo Uggè, a capo di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio.
"Tra le affermazioni rese oggi a Livorno da Camanzi - spiega Uggè – registro che sarebbe ‘compito dell'Authority realizzare la riforma dei porti per garantire un accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture e ai servizi, al fine di una regolazione coerente per tutte le modalità di trasporto'. Auspico – prosegue il presidente di Conftrasporto - che il tentativo da parte di Andrea Camanzi di attribuirsi compiti non contemplati per l'Autorità di cui è a capo non sia un modo per supportare la richiesta di quest'ultima di assoggettare a contributo settori per i quali la legge non prevede tale obbligo".
Il riferimento è al contributo annuale del 6 per mille chiesto alle imprese di autotrasporto dal garante per il suo funzionamento, e alla relativa delibera, che fissa la soglia di fatturato minimo assoggettato al contributo a 5 milioni di euro contro i 30 milioni di un anno fa.
"Il presidente Camanzi sa benissimo che contro questo provvedimento esistono procedure pendenti al Tar e che si è in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale", conclude Uggè.