Osservatorio Confturismo-Istituto Piepoli: battuta d'arresto dell'indice di fiducia del viaggiatore

Osservatorio Confturismo-Istituto Piepoli: battuta d'arresto dell'indice di fiducia del viaggiatore

La paura del terrorismo frena il turismo

Roma, 7 dicembre 2015

 

Gli attentati di Parigi hanno avuto un effetto negativo sull'indice di fiducia del viaggiatore che a novembre scende a 59 punti rallentando il miglioramento che aveva registrato nel corso di tutto l'anno. Il valore del mese di novembre 2015, infatti, è solo il 2 % superiore a quello dello scorso anno.

Oltre un italiano su tre dichiara di aver paura di andare all'estero, soprattutto in Francia e ancor più Medio Oriente. Un italiano su due cambierà le proprie abitudini in conseguenza degli attentati.

L'Italia sarebbe per oltre un italiano su tre al centro dell'attenzione del terrorismo islamico. Il bersaglio più probabile sarebbe Roma e Città del Vaticano e quasi per un italiano su due si potrebbe verificare un attacco durante il Giubileo.

Solamente il 12 per cento degli italiani crede che tuttavia il Giubileo debba essere cancellato a causa di questo rischio. Quasi quattro italiani su cinque non credono invece che si debbano cambiare le proprie tradizioni.

L'incertezza internazionale e la paura di attacchi terroristici portano il turismo e l'economia verso un sentiment negativo. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è pari a sedici punti sotto la parità. Al tempo stesso, il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi cresce leggermente rispetto a novembre del 2014 del 3% fino ad arrivare a 3,9 notti per viaggio.

A livello di destinazione per i prossimi tre mesi, in Italia la meta preferita è il Trentino Alto Adige – per effetto stagione invernale/sciistica e i mercatini di Natale - seguito da Toscana e Lombardia. La Spagna rimane in posizione di leadership a livello europeo, come lo scorso mese, davanti a Regno Unito e Francia. I Caraibi e gli Stati Uniti sono invece le mete preferite a livello extra-europeo.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dall'indagine sull'indice di fiducia del viaggiatore italiano condotta nel mese di novembre   elaborata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli.

 

LA RILEVAZIONE IN DETTAGLIO

L'indice di fiducia del viaggiatore italiano, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli, mostra una diminuzione della propensione degli Italiani al viaggio, provocata anche dal clima d'incertezza e di paura presente in tutta Europa.

L'indice, risultato di un algoritmo che combina le risposte date ad una serie di domande sulle abitudini e sulle previsioni di viaggio, si attesta a novembre ad un valore pari a 59, simile a quello registrato lo scorso anno.

La conseguenza diretta sull'indice di propensione ai viaggi è evidente rispetto allo scorso anno di fatto subisce un forte rallentamento nel mese di novembre.

Si evidenzia nel grafico il forte rallentamento. Rispetto al novembre dello scorso anno, l'indice è cresciuto di solo il 2 per cento, quando nel resto dei mesi scorsi, l'indice era sempre stato superiore di almeno il 9 per cento rispetto al valore dell'anno precedente.

Un rallentamento che può essere spiegato in gran parte dall'effetto negativo degli attentati di Parigi e dal precedente abbattimento dell'aereo russo proveniente dal Mar Rosso. Il settore è infatti estremamente sensibile alle paure e agli shock esterni.

L'analisi evidenzia che gli attacchi hanno avuto un effetto diretto sull'indice e oltre un italiano su due cambierà le proprie abitudini di viaggio come conseguenza degli attentati. 

 

Il dato è estremamente preoccupante per il settore turistico e i primi effetti sono stati evidenti.

Da un'analisi effettuata grazie ai dati di Amadeus è possibile vedere come le prenotazioni aeree per i turisti incoming da tutto il mondo verso l'Italia abbiano avuto una forte battuta d'arresto.

La linea viola del grafico successivo mostra infatti l'andamento delle prenotazioni aeree e cerchiato in rosso è il periodo relativo agli attentati di Parigi.

Si denota che in concomitanza degli attentati di Parigi, il 13 Novembre, c'è stata una caduta delle prenotazioni verso l'Italia per i turisti incoming da tutto il mondo.

La preoccupazione maggiore è legata al fatto che i tragici eventi di Parigi non siano un fatto isolato, ma che la scia di sangue possa continuare nell'immediato futuro.

La paura ha un effetto immediato sulle prenotazioni, anche perché l'Italia è considerato un paese nel quale ci sono buone probabilità che possa avvenire un attentato.

Per oltre un italiano su tre, il nostro Paese potrebbe essere il primo bersaglio di attacchi simili a quelli accaduti a Parigi lo scorso novembre.

Uno dei motivi per i quali l'Italia sarebbe uno dei possibili obiettivi risiede nel fatto che è appena cominciato il Giubileo.

Per tale ragione, Roma è per oltre otto italiani su dieci il principale bersaglio di un eventuale attacco.

Addirittura quasi un italiano su due teme che si possa verificare un attentato proprio durante il Giubileo. Una percentuale molto significativa che permette di comprendere al meglio il grado di paura esistente oggi tra la popolazione italiana.

C'è una seppur minima parte degli italiani, pari al 12 per cento, che ritiene che il Giubileo debba essere cancellato per paura di eventuali attacchi.

Tuttavia quasi otto italiani su dieci ritengono che non si debba cambiare il nostro modo di vivere e le nostre tradizioni per paura di attacchi estremistici.

La paura degli attentati deriva anche dall'abbattimento, tramite bomba, di un aereo charter russo che rientrava dal Mar Rosso.

L'attacco sul Sinai ha portato ad un forte incremento della paura di volare tra gli italiani.

Oltre un italiano su tre ha ora paura di volare, contro il 19 per cento che si registrava nello scorso marzo. La paura degli attentati ha un impatto diretto sull'economia e sul turismo come rileva prontamente l'indice.

Il sentiment del settore turistico ed economico è in forte calo rispetto ai mesi precedenti. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è negativo di 16 punti percentuali, uno dei valori più bassi dell'anno in corso.

Al tempo stesso, si denota una piccola ripresa del numero medio di notti dei viaggi degli italiani.

A novembre si è registrato un piccolo incremento del 3 per cento del numero medio di notti dei viaggi rispetto allo stesso mese dello scorso anno, arrivando fino a 3,9 notti.

Il valore non elevato è dovuto al periodo dell'anno e dal fatto che si tengono in considerazione le preferenze per il prossimo trimestre.

Se le vacanze degli italiani si allungano, seppur in maniera limitata, poco cambiano le preferenze per quanto riguarda le destinazioni.

Il 76 per cento degli italiani preferisce per il prossimo trimestre trascorrere le proprie vacanze in Italia.

Il Trentino Alto Adige rimane in testa alle preferenze degli Italiani per i prossimi tre mesi, anche visto il periodo invernale. La Toscana e la Lombardia sono rispettivamente in seconda e terza posizione nelle preferenze.

In Europa la Spagna rimane in posizione di leadership, davanti al Regno Unito e alla Francia. Per quanto riguarda le destinazioni extra-europee, i Caraibi sono la destinazione preferita dagli italiani davanti agli Stati Uniti.

 

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Nota Metodologica

L'indagine che presentiamo è stata eseguita fra il 24 e il 27 NOVEMBRE 2015 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione residente in Italia dai 18 ai 74 anni, segmentato per sesso, classe di età, Ampiezza Centri e GRG (Grandi Ripartizioni Geografiche).

 

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