Con l'aumento Iva oltre un punto di Pil di minori consumi

Con l'aumento Iva oltre un punto di Pil di minori consumi

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22 agosto 2011

Aumentare l'Iva senza compensazioni sull'Irpef può costare ''oltre un punto di Pil in termini di
minori consumi''. Lo spiega il Centro Studi Confcommercio, che sottolinea come già dai
calcoli effettuati quando si parlava dell'ipotesi di scambio tra Iva e Irpef, con un aumento di 1 punto percentuale delle tre aliquote Iva accompagnato da una riduzione di un punto percentuale di tutte le aliquote Irpef, i consumi delle famiglie si sarebbero ridotti di circa ''lo 0,9% in termini reali'',
comportando, in termini di Pil ''una riduzione del prodotto lordo di 6 decimi di punto percentuale''. A maggior ragione - spiega il direttore, Mariano Bella - senza la 'compensazione' dell'Irpef, l'effetto
depressivo sul Pil sarebbe maggiore. Per Bella ''in questi giorni tutti i commentatori si sono
scordati di fare valutazioni sugli effetti recessivi'' della manovra, senza considerare che ''l'incremento delle imposte con la conseguente diminuzione dei consumi, avra' impatto sul Pil''. ''Nessuno - aggiunge - ha ancora calcolato di quanto si ridurrà il Pil, ma questo metterà in discussione anche le previsioni di gettito, e con un minor gettito anche i saldi di finanza pubblica saranno disattesi''.

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