L'Istat sostiene che l'innalzamento dell'aliquota comporterà un aumento dei prezzi acquisito a fine 2013 e trasferito al 2014 di 0,3 punti percentuali. Raddoppiato il numero di poveri assoluti (da 2,4 a 4,8 milioni).

Per il 2014, in presenza dell'aumento dell'aliquota Iva, l'aumento dei prezzi acquisito a fine 2013 e trasferito al 2014 risulterebbe di 0,3 punti percentuali più elevato rispetto ad una situazione di assenza di manovra. Lo ha affermato il presidente dell'Istat, Antonio Golini, nel corso di un'audizione al Senato sul ddl stabilità. Nella stessa occasione, l'istituto di statistica ha reso noto che l'andamento trimestrale del Pil italiano "dovrebbe segnale nel terzo trimestre un calo, seppur limitato, seguito da una debole variazione positiva nel quarto trimestre. Alla fine dell'anno avrebbe quindi termine la fase recessiva iniziata nel secondo semestre del 2011". Per effetto di tale dinamica, il Pil su base annua è previsto in contrazione dell'1,8% rispetto al livello del 2012. Golini ha anche sottolineato che la recessione ha determinato ''gravi conseguenze'' sull'intensità del disagio economico: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta e' raddoppiato da
2,4 a 4,8 milioni. Quasi la metà (2,3 milioni) sono al Sud e di questi poco più di 1 milione sono
minori. Aumentano le famiglie che comprano meno: il 65%.