CONFCOMMERCIO CHIEDE AL GOVERNO TRE URGENTI I ...

CONFCOMMERCIO CHIEDE AL GOVERNO TRE URGENTI I ...

02/00

        15/00       Roma,21.02.00

 

 

 

Petrolio ed inflazione

 

CONFCOMMERCIO CHIEDE AL GOVERNO

TRE URGENTI INTERVENTI FISCALI

 

 

 

 

"Il costo di un barile di petrolio, espresso in euro, è aumentato tra gennaio '99 e gennaio 2000 di quasi il 170%: è questa la principale causa della ripresa del processo inflazionistico in Europa.

Finora gli effetti dell'aumento delle quotazioni del greggio si sono trasferiti solo sui prezzi dei beni più collegati al petrolio, ma nei prossimi mesi le tensioni potrebbero scaricarsi sui prodotti chimici ed industriali utilizzatrici di materie prime petrolifere, innescando un processo moltiplicativo dei costi su tutto il sistema produttivo".

E' l'analisi del Centro Studi di Confcommercio che avanza la proposta di tre interventi immediati sul versante fiscale per contenere i prezzi:

 

1.       proroga almeno fino all'estate dello sgravio di 30 lire/litro della benzina: la fine di questo intervento determinerebbe da sola quasi lo 0,05% d'inflazione in un mese;

 

2.       riduzione dell'IVA dal 20 al 18%: negli ultimi otto mesi, periodo di continuo aumento dei prezzi del petrolio, il maggior gettito dell'IVA per i soli carburanti (benzina e gasolio auto) è stimabile in 800miliardi di lire. La riduzione potrebbe essere estesa anche al gasolio da riscaldamento con benefici per i redditi delle famiglie;

 

3.       interventi incisivi sul versante del costo dell'energia per le imprese in considerazione del fatto che al netto delle tasse il costo dell'energia in Italia è superiore del 10% a quello della Germania e di quasi il 40% rispetto a quello della  Francia, percentuali che salgono al 30% e al 50% nel momento in cui si considera anche la componente fiscale.

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