Confcommercio e ACI istituiscono l'"Osservatorio sulla mobilità delle merci"

Confcommercio e ACI istituiscono l'"Osservatorio sulla mobilità delle merci"

Un Osservatorio permanente sulla mobilità delle merci in ambito urbano, (che - in questa prima fase - terrà sotto osservazione 29 tra le principali città italiane) quale strumento di definizione per un'efficace politica di programmazione logistica. É questo il risultato dell'accordo quadro ACI-Confcommercio, illustrato questa mattina a Roma, dal Presidente dell'ACI, Rosario Alessi, e dal Presidente di Confcommercio, Sergio Billè.

"Rendere le città più vivibili e respirabili, nel rispetto delle esigenze di mobilità di tutti e, quindi, anche di chi - pedone, commerciante, automobilista o autotrasportatore - vive e lavora nel tessuto urbano". É questa, secondo il Presidente dell'ACI, la grande sfida: un programma di pianificazione e razionalizzazione della mobilità di merci e persone che salvaguardi l'ambiente, in un'ottica di mobilità sostenibile.

"A fronte di un progressivo aumento del volume della distribuzione delle merci in ambito urbano - ha ricordato Alessi - (in Italia, più di un terzo del volume delle merci trasportate su strada si muove proprio in città) - è mancata, e continua a mancare un'efficace politica di programmazione logistica. Ma - ha sottolineato il Presidente dell'ACI - "progettare strumenti di intervento realmente efficaci è un obiettivo raggiungibile unicamente sulla base di dati certi e costantemente aggiornati: ecco, dunque, il perché di un osservatorio permanente".

Ricordando che "oltre il 60% del trasporto merci avviene all'interno delle aree urbane" e che "le imprese commerciali ed i pubblici esercizi effettuano, con propri autoveicoli, oltre il 90% dei trasporti", il Presidente della Confcommercio, Billè, ha sottolineato come "l'obiettivo primario" sia "aumentare l'efficienza del sistema", acquisendo "informazioni sulle carenze organizzative, gestionali ed infrastrutturali che incidono sui meccanismi di funzionamento e di governo del processo distributivo". Secondo Billè, infatti, "senza una adeguata riorganizzazione delle infrastrutture destinate alla logistica distributiva gli incrementi del traffico e le crescenti esigenze della rete commerciale determineranno la progressiva incapacità dell'intero sistema distributivo a corrispondere alle esigenze della collettività.

É, quindi, opportuno ha concluso Billè - che un qualsiasi processo di riorganizzazione non faccia dell'emergenza antismog l'unico criterio di regolamentazione della circolazione ma tenga conto anche delle esigenze economiche della categoria e di quelle relative alla fruizione dei servizi da parte dei consumatori".

Il primo rapporto annuale dell'Osservatorio sarà presentato in ottobre, a Riva del Garda, in occasione della 55^ edizione della Conferenza Nazionale del Traffico e della Circolazione. 

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