Il calo demografico allontana il Mezzogiorno dall'Europa

Il calo demografico allontana il Mezzogiorno dall'Europa

L'Ufficio Studi di Confcommercio ha presentato un rapporto sui cambiamenti dell'economia delle regioni italiane negli ultimi dieci anni e l'evoluzione dei divari territoriali.

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17 luglio 2019

L'Uffcio Studi Confcommercio ha presentato il rapporto "Nord Italia verso l'Europa, Sud altrove"L'Italia centrale e settentrionale hanno già raggiunto l'obiettivo di Lisbona 2020 di un tasso di occupazione del 67%. Il Sud è ancora al 48,2% nel 2018, con meno di metà delle persone tra i 24 e i 64 anni occupate. Al Nord Est la quota è più alta di quasi 25 punti rispetto al Mezzogiorno (73%), al Nord Ovest è del 71,6% e al Centro del 67,8%. La media nazionale si attesta così al 63%. Il divario nelle opportunità di lavoro contribuisce a fare del Sud, con le parole del direttore dell'ufficio studi, Mariano Bella,"un luogo di passaggio per chi ha la possibilità di andare altrove". Tra il 2015 e il 2018 la popolazione al Mezzogiorno è diminuita di oltre 222 mila unita. Questo spopolamento è destinato ad aumentare nei prossimi 20 anni quando l'Italia perderà un milione di persone, in base alle dinamiche demografiche registrare dall'Istat, un problema che secondo Confcommercio è "sottovalutato per le città e per il
commercio".

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