Confcommercio Firenze: "Incomprensibili aumenti tributi camerali"

Confcommercio Firenze: "Incomprensibili aumenti tributi camerali"

Il presidente De Ria: "A nostro giudizio è del tutto incomprensibile che, in un momento nel quale la riforma delle Camere di Commercio ridimensiona drasticamente ruolo e funzioni di questi enti, la tecnostruttura burocratica porti avanti un disegno in controtendenza".

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5 aprile 2017

"Se consideriamo che tutta la Toscana, ad eccezione di Firenze, si è espressa unanimemente per il no all'aumento del tributo camerale, la vera anomalia non sono Confcommercio e CNA che a Firenze hanno votato contro l'incremento, ma il fatto che le altre associazioni, che in tutte le altre province toscane si sono schierate insieme a noi, a Firenze invece abbiano assunto questa incomprensibile posizione favorevole", afferma Jacopo De Ria, presidente provinciale della Confcommercio e membro del consiglio camerale di Firenze. "A nostro giudizio è del tutto incomprensibile che, in un momento nel quale la riforma delle Camere di Commercio ridimensiona drasticamente ruolo e funzioni di questi enti, con un "decalage" progressivo e consistente del tributo camerale a carico delle imprese, la tecnostruttura burocratica porti avanti un disegno in controtendenza, finalizzato al recupero forzoso di quanto diminuito dalla riforma". "E fa specie", conclude De Ria a nome della Confcommercio, "che alcune associazioni che in tutto il resto della regione sono state al nostro fianco in questa battaglia, a Firenze invece abbiano assunto una posizione diversa".

 

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