"Noi abbiamo dato un giudizio non negativo del provvedimento nel suo complesso, certo adesso si dovra' vedere l'articolato in cui ci possono essere cose positive e cose negative, bisognera' leggerlo bene". Cosi' Jole Vernola, direttore centrale di Confcommercio per le Politiche del
lavoro e del Welfare, commenta i contenuti del ddl del governo in materia di riforma del mercato del lavoro. Secondo Vernola, "sulla flessibilita' in entrata abbiamo apprezzato che non si sia andato a toccare il contratto di apprendistato che e' molto importante per il nostro settore del commercio, in cui oltre il 40% degli apprendisti viene poi assunto dalle aziende". "E' stato quindi importante - prosegue - aver potuto confermare quello che e' l'impianto del Testo unico sull'apprendistato, e subito dopo abbiamo dimostrato nei fatti il nostro impegno firmando l'intesa con i sindacati per l'applicazione del Testo nel terziario, unico caso finora in Italia". Per Confcommercio, i maggiori dubbi sulla riforma si concentrano sul "lavoro a tempo determinato: non va bene l'idea di penalizzare il contratto a termine, senza considerare le esigenze produttive e organizzative di un settore, anche se il documento e' stato migliorato rispetto alla prima versione in cui si aveva una versione del contratto a termine e del part-time troppo rigidi, e a cui avremmo detto no". SecondoVernola, in conclusione, "se c'e' un uso distorto di un istituto, e' sbagliato criminalizzare o cancellare l'istituto stesso, ma si deve fare in modo di evitare gli abusi".