CONFCOMMERCIO: INTERVENTI DI CONTRASTO ALL'I ...

CONFCOMMERCIO: INTERVENTI DI CONTRASTO ALL'I ...

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        16/00       Roma, 24.02.00

 

 

 

 

 

 

 

CONFCOMMERCIO: INTERVENTI DI CONTRASTO ALL'INFLAZIONE DEBOLI E TARDIVI

 

 

I primi dati relativi all’inflazione di febbraio confermano le preoccupazioni da tempo avanzate da Confcommercio sulla evoluzione nel breve periodo dei prezzi al consumo, in considerazione dell’impatto sul sistema dei prezzi dell’aumento delle quotazioni delle materie prime petrolifere scarsamente contrastato da interventi di natura fiscale. Questa l'analisi del Centro Studi Confcommercio sulle anticipazioni sull'inflazione di febbraio.

 

Anche il dato di febbraio risente, come molti dei mesi precedenti, in misura consistente delle variazioni dei prezzi delle benzine e più in generale di tutto il comparto energetico e dei trasporti, ai quali si aggiungono in molti casi gli incrementi delle tariffe dell’acqua e delle assicurazioni.

 

Per arginare la tendenza espansiva dei prezzi non sembrano sufficienti neanche le misure intraprese di recente in materia di riduzione delle accise sulle benzine, in quanto rischiano di attenuare solo in minima parte gli aumenti sul consumo finale.

 

Bisogna considerare che non sono ancora state attuate misure volte a contenere i costi dell’energia per le imprese che rischiano di trasferirsi a breve sui prezzi di molti prodotti e servizi, aggiungendosi ai prevedibili incrementi che deriveranno dagli aumenti dei prezzi di molti prodotti di derivazione petrolifera utilizzati nel processo produttivo.

 

Si deve sottolineare, inoltre, come una ripresa più sostenuta e prolungata nel tempo del processo inflazionistico potrebbe determinare un impatto negativo sui consumi in conseguenza della riduzione del potere di acquisto delle famiglie. 

 

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