Confcommercio: "Livello pressione fiscale incompatibile con la ripresa"

Confcommercio: "Livello pressione fiscale incompatibile con la ripresa"

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5 aprile 2013

 

"Imprese e famiglie da troppo tempo sopportano una pressione fiscale tra le più alte in Europa, ed è questo il motivo per cui si sono ridotti i consumi, le imprese chiudono, gli investimenti si sono drasticamente ridotti. Le prospettive di ripresa dell'economia, dunque, sono del tutto inconciliabili con l'attuale livello della pressione fiscale". Questo il commento di Confcommercio sui dati dell'Istat sulla pressione fiscale che, nel quarto trimestre del 2012, ha toccato il 52%. "Pertanto - prosegue la nota - l'idea di passare dall'austerità alla crescita si deve tradurre in concreti e immediati provvedimenti per rimettere al centro dell'economia l'impresa, l'occupazione e il rilancio della domanda interna. E il primo passo è certamente quello di evitare il previsto aumento dell'Iva di luglio"

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