Commercianti concordi, nel milanese criminalità in aumento
Commercianti concordi, nel milanese criminalità in aumento
Per il 58% degli interpellati da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza la situazione è peggiorata. Peserico: “monitorare con grande attenzione i reati ‘spia’ come i danneggiamenti”.
Negli ultimi cinque anni sono aumentati gli episodi di criminalità nella propria zona. A segnalarlo è il 58% degli operatori commerciali interpellati nell’ambito di un sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. L’incremento va dal 57% di Milano città al 59% nell’hinterland, fino al 65% per Monza Brianza.
Furti e scippi (38%) i reati più segnalati, seguiti da spaccio di droga (31%) e danneggiamenti (28%). In aumento l’usura (lo indica il 45% delle imprese) e le offerte d’acquisto a un valore inferiore a quello di mercato. Il tutto mentre l’86% ritiene necessaria una presenza delle forze dell’ordine sul territorio più massiccia e il 76% reputa efficace la presenza dei militari nelle strade come forma di deterrente.
“Questo sondaggio d’aggiornamento, oltre a dare un riscontro generale di maggior impatto della criminalità negli ultimi anni, conferma soprattutto la rilevanza di reati, come i danneggiamenti, che sono ‘spia’ di situazioni da monitorare con grande attenzione. E una percentuale significativa di operatori denuncia una crescita di usura o offerte ‘irrituali’ di acquisto. Un allarme che accende di nuovo i riflettori sulla grande sofferenza delle imprese per la crisi generata dalla pandemia”, commenta di Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con delega alla legalità.