Confcommercio Napoli: "Stime non positive per i saldi"

Confcommercio Napoli: "Stime non positive per i saldi"

Il presidente Russo: "i saldi estivi partono dopo un mese di giugno che ha visto prelevare dalle tasche delle famiglie importanti risorse per imposte e tasse comunali (IMU e TASI)".

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2 luglio 2015

 

"Le stime sui saldi estivi indicate dal nostro Osservatorio non lasciano ben sperare, anche se siamo necessariamente votati all'ottimismo. D'altra parte i saldi estivi hanno avvio dopo un mese di giugno che ha visto prelevare dalle tasche delle famiglie importanti risorse per imposte e tasse comunali (IMU e TASI). Lo afferma Pietro Russo, presidente di Confcommercio Napoli, in occasione dell'apertura dei saldi in Campania. "Le stime, elaborate dall'Ufficio Studi di Confcommercio Napoli - continua Russo -, prevedono una spesa media di 176 euro a famiglia per gli acquisti e di 75 euro a persona. La percentuale dei consumatori dell'Area Metropolitana di Napoli  che si dichiara intenzionata ad approfittare dei saldi di fine stagione è passata dal 70,3% del gennaio 2010 al 49% del maggio 2015. Venti punti in meno in cinque anni. I consumatori di Napoli e provincia - conclude il leader di Confcommercio napoli - acquisteranno prevalentemente presso la distribuzione tradizionale (49,3%), nei centri commerciali artificiali (13,1%), mercatini rionali (10,4%), internet (17,2%).

 

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