Piano di riequilibrio, “cappio al collo per famiglie e imprese”

Piano di riequilibrio, “cappio al collo per famiglie e imprese”

La presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, commenta con asprezza il contenuto della delibera comunale approvata per evitare il dissesto finanziario dell’Ente.

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1 febbraio 2022

"Il Comune di Palermo non andrà in dissesto ma andranno in dissesto le imprese e le famiglie, che già da anni si sobbarcano il peso di un'economia fragile e le conseguenze della pandemia, e che per i prossimi 20 anni pagheranno le tasse più alte d'Italia in cambio dei servizi al cittadino peggiori". Così la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, dopo l'approvazione in Consiglio comunale del Piano di riequilibrio.

"Si va verso una crisi sociale ed economica ancora più grave. Chi ha permesso l'approvazione di questo Piano di riequilibrio si assuma responsabilità di ciò che è stato avallato", prosegue Di Dio, secondo la quale “per privilegiare interessi politici ed elettoralistici è stato messo il cappio al collo di cittadini e imprese, che pagheranno il conto di una gestione amministrativa fuori controllo, con ripercussioni anche più severe rispetto alla procedura di dissesto. Ci auguriamo che a Roma, con l'intervento da parte dello Stato, nella contrattazione dell'accordo che dovrà seguire l'approvazione della delibera, si possano mitigare gli effetti di un Piano tanto scellerato che non può essere la soluzione migliore e affosserà ulteriormente le prospettive della città e delle sue forze produttive".

 

Nasce Confmedia, l'organismo di mediazione di Confcommercio Palermo ed Enna

 

Al fianco di Confcommercio Palermo ed Enna arriva Confmedia, un nuovo organismo di mediazione che metterà a disposizione delle aziende associate un gruppo di esperti del settore. A guidare l'attività sarà Patrizia Di Dio, già presidente dell'Associazione palermitana e vicepresidente di Confcommercio nazionale. Il direttore operativo sarà invece Benedetto Romano.

L'attività di Confmedia, già inserita nel registro degli organismi di conciliazione del Ministero della giustizia, sarà indirizzata alla diffusione della cultura della mediazione civile come valido "strumento che offre numerosi vantaggi alle imprese - ha spiegato il neo direttore Romano - a cominciare dalla rapidità, perché permette in tempi brevi (circa tre mesi) un accordo di conciliazione tra le parti", con effetti esecutivi identici a quelli di una sentenza giudiziaria". Inoltre per legge alcune specifiche materie come ad esempio l'affitto di azienda, la locazione, i contratti assicurativi, il comodato, le divisioni, le successioni, la proprietà, i diritti reali, i risarcimento danni, prevedono l'obbligatorietà della mediazione

"Si tratta di un servizio importante per le imprese aderenti - ha aggiunto la presidente Di Dio - perché Confmedia, essendo un organismo interno, avrà specifica attenzione ai temi legati al commercio e garantirà alle aziende che vi faranno ricorso una sensibile riduzione dei costi legali".

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