Confcommercio ribadisce il suo netto "no"

Confcommercio ribadisce il suo netto "no"

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21 agosto 2011

"Le ipotesi di aumento dell'Iva di un punto percentuale per le tre aliquote produrrebbero effetti depressivi all'intero sistema economico, affosserebbero i consumi e ridurrebbero di oltre un punto percentuale il Pil azzerando le già basse previsioni di crescita della nostra economia, colpirebbero i redditi medio bassi ed indurrebbero inflazione". Confcommercio ribadisce dunque la sua netta contrarietà a questa ipotesi che nelle ultime ore sembra riaffiorare anche in alcuni esponenti del governo. Viceversa, la Confederazione ritiene "necessario ed urgente fare leva su processi di riduzione della spesa pubblica, di contrasto e recupero di evasione ed elusione, al fine di trovare le risorse indispensabili per sostenere la crescita". Per raggiungere questo obiettivo, "è evidente che diventa ineludibile un intervento più incisivo in materia di spesa pensionistica, fondato su misure di revisione dei requisiti anagrafici".

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