Confcommercio Sicilia incontra gli aspiranti governatori

Confcommercio Sicilia incontra gli aspiranti governatori

Pnrr e caro bollette al centro del confronto svoltosi il 21 dicembre scorso tra la Giunta dell’Associazione regionale e i candidati alla presidenza della Regione siciliana.

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22 settembre 2022

Un confronto ad ampio raggio su una serie di richieste specifiche per "salvare il salvabile", almeno in  questa fase, e cercare di programmare il futuro in maniera attenta per "dare corpo a quella ripartenza che, nei fatti, dopo il periodo  pandemico, non si è mai consumata". Protagonisti, il 21 settembre scorso, i candidati alla presidenza della Regione siciliana e i componenti della Giunta regionale di Confcommercio, riunitasi nella sede di Palermo. Gli incontri si sono tenuti prima con Nuccio Di Paola e poi con Caterina Chinnici, entrambi da remoto, quindi è stato il turno di Renato Schifani e di Gaetano Armao, entrambi in presenza, e, per finire, di Cateno De Luca, ancora da remoto.

In primo piano la questione dei fondi Pnrr. La Regione siciliana ha  potuto solo limitatamente incidere sull'allocazione delle risorse pur essendo l'Isola, con 5,9 miliardi di euro già assegnati, la regione d'Italia che finora ne ha beneficiato di più. L'allarme sollevato da Confcommercio Sicilia riguarda la capacità effettiva di utilizzare i fondi: tra i progetti finanziati ci sono già quelli che si sono fermati in corso d'opera per il caro-materiali, con il rischio di lasciare i cantieri a metà. Tra le priorità, naturalmente, il caro bollette. Confcommercio e Fipe Sicilia, alla luce dell'ultimo Decreto aiuti ter del Governo nazionale che prevede una dotazione finanziaria di 13,6 miliardi di euro ("risorse economiche che purtroppo non basteranno"), hanno chiesto ai vari candidati come si muoveranno nel caso in cui dovessero essere eletti governatori della Sicilia e che cosa prevederanno per dare ossigeno alle imprese.

Altra questione sollevata è stata quella del ddl sul commercio: a ciascun candidato è stato chiesto se intende riprendere il testo attualmente in commissione o se intende rivederlo e ricominciare l'iter legislativo. Riflettori puntati pure sul turismo e sulla destagionalizzazione, visto che "l'economia legata al comparto in Sicilia oggi è il settore trainante": è stato evidenziato che "un buon modo per favorire la destagionalizzazione turistica, oltre al turismo balneare e culturale, è quello di puntare su nuove offerte come il turismo naturalistico che comprende aree naturali, riserve marine,  attività montane, agriturismi e aree rurali". Attenzione anche a infrastrutture, porti, aeroporti, vie ferrate e strade. Lo scorso Governo aveva avviato dei progetti sul Piano  infrastrutturale finanziato dal ministero per il Sud attraverso le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc 2021/2027), distribuiti in parte per le infrastrutture stradali, una parte per le infrastrutture ferroviarie e in parte per il settore idrico. Sono stati sollecitati progetti specifici per il futuro. Infine, si è parlato anche di zone franche e detassazione per le nuove imprese.

Confcommercio Sicilia ha chiesto infine la realizzazione di nuove aree circoscritte in cui concedere benefici di carattere doganale e/o fiscale, quali il mancato pagamento di tariffe sulle importazioni e l'assenza di imposte.

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