Confcommercio Siracusa: "Scarso impegno politica contro il racket"

Confcommercio Siracusa: "Scarso impegno politica contro il racket"

Il presidente Romano: ''Dispiace continuare a riscontrare lo scarso impegno di parlamentari e professionisti dell'antimafia contro le richieste pressanti di imprenditori e artigiani schierati contro racket e usura, eppure le proposte le suggeriamo da anni".

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14 giugno 2013

 

''Siamo stanchi di vedere i politici presenti solo quando si tratta di tagliare nastri e non ne possiamo piu' di vedere parlamentari avvocati che difendono mafiosi e poi vanno nelle scuole a dare lezioni di legalita'''. Lo ha detto Sandro Romano, presidente di Confcommercio Siracusa e socio fondatore dell'associazione antiracket 'Salvatore
Raiti', a margine della presentazione a Palermo delle adesioni degli imprenditori siciliani al codice etico di Confcommercio. ''Dispiace continuare a riscontrare lo scarso impegno di parlamentari e professionisti dell'antimafia contro le richieste pressanti di imprenditori e artigiani schierati contro racket e usura, eppure le proposte le suggeriamo da anni - ha aggiunto  Romano- chiediamo, ad esempio, che i reati di estorsione e usura siano trattati per direttissima e che siano esclusi da patteggiamenti e riti abbreviati. Inoltre, va modificata la norma del codice civile che consente la facolta' di recesso unilaterale alle assicurazioni''. ''Siracusa e' stata tra le prime province, nel 1992, a seguire l'esempio di quanto fatto dall'imprenditore Tano Grasso a Capo D'Orlando (Messina) - ha sostenuto - .Non dico che sia un'isola felice, ma oggi in quella provincia sono  11 le associazioni antiracket che agiscono con lo stimolo di Confcommercio''. ''Ricordo che nel 1995 fu messa una bomba all'interno della questura di Siracusa - ha concluso Romano - ma oggi i tempi sono cambiati e le persone che denunciano non sono piu' sole''.
 

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