Confcommercio su dati Istat: grave debolezza mercato del lavoro

Confcommercio su dati Istat: grave debolezza mercato del lavoro

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110/12                                                      Roma, 01.06.2012

 

 

Confcommercio su dati Istat: grave debolezza mercato del lavoro

 

 

La debolezza del mercato del lavoro è gravissima, non c’è immissione di forze nuove e giovani e, se si esclude il fenomeno demografico e pensionistico, cioè i 130 mila occupati con più di 55 anni, il tasso di disoccupazione sarebbe stato più alto. Quanto ai disoccupati, il sensibile aumento, oltre mezzo milione in più in un anno, è frutto sostanzialmente dell’ingresso nel mercato del lavoro di parte degli inattivi. Rispetto al primo trimestre del 2011 questo segmento si è ridotto di oltre 500 mila unità. Questa l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulla disoccupazione diffusi oggi dall’Istat.

 

L’occupazione – prosegue la nota - al netto dei fattori stagionali, rimane nel primo trimestre del 2012 sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (tab. 1), anche per gli effetti delle modifiche del sistema pensionistico che hanno frenato l’uscita dal mercato delle fasce più mature.

 

Tab. 1- POPOLAZIONE 15-64 ANNI PER CONDIZIONE (dati destagionalizzati)

 

I Trim. 2012

I Trim. 2011

I Trim. 2008

I Trim. 2004

Occupati

23.009

22.962

23.480

22.332

Disoccupati

2.506

1.984

1.616

1.976

Inattivi

14.547

15.063

14.412

14.319

TOTALE

40.062

40.008

39.508

38.627

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat

 

In termini congiunturali i dati mensili segnalano, a marzo ed aprile, una flessione (73 mila occupati in meno in un bimestre).

Da sottolineare come il segmento più attivo sul mercato del lavoro sia quello femminile con un contenuto aumento dei livelli occupazionali a cui si è associata una ricerca più attiva dell’occupazione, dato che ha portato il tasso di disoccupazione, nel primo trimestre dell’anno, oltre l’11%.

Gli stranieri, in linea con una tendenza che prosegue ormai da alcuni anni, risultano meno penalizzati dalle difficoltà del mercato del lavoro evidenziando un modesto incremento. La quota di occupati stranieri ha ormai raggiunto il 10% sul totale, mentre a inizio del 2009 era pari al 7,6%.

In termini congiunturali si è assistito, anche ad aprile, ad un incremento delle persone in cerca di occupazione che hanno superato i 2,6 milioni portando il tasso di disoccupazione oltre il 10%, valore che non si registrava dall’inizio del 2000. Rispetto ad aprile del 2007, mese in cui il numero di disoccupati ha raggiunto il punto di minima, questo segmento delle forze di lavoro evidenzia una crescita superiore al milione di persone (circa l’80% in più).

Il sensibile aumento delle persone in cerca di occupazione – conclude Confcommercio - associato ad un innalzamento di quella parte di inattivi che possono essere definite forze di lavoro potenziali, pari a circa 3,3 milioni di persone, ha portato le persone potenzialmente impiegabili nel processo produttivo ad oltre 5,8 milioni, quando lo scorso anno erano poco più di 5 milioni.

 

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