Decreto rilancio: “bene soppressione clausole salvaguardia e abbuono Irap, ma servono moratorie fiscali e contributi a fondo perduto più robusti”
Decreto rilancio: “bene soppressione clausole salvaguardia e abbuono Irap, ma servono moratorie fiscali e contributi a fondo perduto più robusti”
“Importante la scelta di procedere alla soppressione delle clausole di salvaguardia in materia di conti pubblici e di liberare così l’economia e la società italiana dalla prospettiva dell’automatismo degli aumenti di Iva e accise. E importanti sono, ancora, gli appostamenti di risorse per il sistema delle garanzie, nonché le misure per l’accelerazione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e giuste le misure volte al sostegno della messa in sicurezza degli ambienti di lavoro (tax credit e bandi Inail). Ma resta necessario ed urgente fare di più”. Sul “decreto rilancio” è questa la posizione di Confcommercio, che specifica poi che nel testo “il giusto principio del ricorso al contributo a fondo perduto a titolo di ristoro delle cadute di fatturato registrate dalle imprese trova una traduzione operativa riferita al solo mese di aprile e con un meccanismo di percentualizzazione per classi di ricavi, che rischia di generare, a partire dalle imprese più piccole, effetti modesti”. Bene poi “la cedibilità del credito d’imposta (riferito al trimestre marzo-maggio) per locazioni commerciali ed affitti d’azienda a locatari e concedenti, nonché a terzi ed al sistema bancario” che però “non risolve del tutto il problema dei mancati pagamenti dei canoni per crisi di liquidità. Abbuonato il pagamento del saldo Irap 2019 e del primo acconto Irap 2020, viene inoltre prorogata a settembre la ripresa dei versamenti dei tributi e dei contributi sospesi per aprile e maggio. Restano comunque le esigenze di una moratoria fiscale più inclusiva e di più lunghe rateizzazioni”.
Per quanto riguarda poi il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, “interessanti gli incentivi fiscali alla ricapitalizzazione. Di rilievo il sismabonus e l’ecobonus rafforzati per spese sostenute da persone fisiche. Bene il rifinanziamento di cassa integrazione ed indennità, permangono però necessità di semplificazione e di tempestività”, continua la Confederazione.
E se viene disposta l’esenzione dal pagamento della prima rata Imu per tutti gli immobili destinati all’esercizio dell’attività di ricettività turistica e per gli stabilimenti balneari, nonché l’esenzione, fino al 31 ottobre, dal pagamento di Tosap e Cosap per i pubblici esercizi, su un altro versante “un tax credit massimo di 500 euro per nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 40mila euro non appare invece in grado di suscitare effetti rilevanti ai fini della domanda turistica degli italiani. Soprattutto, manca un approccio organico al turismo e al sistema dei trasporti e della logistica, che davvero potrebbero svolgere un ruolo strategico per la crescita del Paese entro ed oltre il tempo dell’emergenza”, conclude Confcommercio.