Confcommercio su ipotesi riduzione Iva: non solo "mattone" ma turismo e consumi

Confcommercio su ipotesi riduzione Iva: non solo "mattone" ma turismo e consumi

Una riduzione di un solo punto dell'aliquota media dell'IVA si trasformerebbe immediatamente in una riduzione di pari importo dei prezzi, con un effetto di positivo stimolo sul PIL, stimabile in circa 4.800 miliardi. Questa crescita, data la produttività media, sarebbe in grado di creare circa 74 mila nuovi posti di lavoro. Queste le valutazioni di Confcommercio sull'ipotesi di riduzione delle aliquote IVA.
La riduzione delle aliquote IVA sarebbe ovviamente ancora più efficace - prosegue la nota Confcommercio - per aiutare la crescita del PIL e dell'occupazione se fosse concentrata nei settori a forte utilizzo di manodopera e caratterizzati da migliori prospettive di domanda potenziale quali ad esempio quelli del turismo.
Confcommercio si augura pertanto che quanto prima si potrà entrare nella fase sperimentale della proposta coinvolgendo ampi comparti del mondo delle piccole imprese; certamente le più toccate dalla crisi dei consumi ma anche quelle più in grado di garantire effettiva crescita dell'occupazione.
Al riguardo non si può trascurare il fatto che le agevolazioni fiscali all'edilizia stiano segnando il passo, mentre si può ipotizzare che ogni punto in meno di aliquota IVA nel solo comparto degli alberghi e dei pubblici esercizi potrebbe creare circa 5 mila posti di lavoro in più.
Tutti i comparti della distribuzione, del turismo e dei servizi appaiono quindi da questo punto di vista pienamente coinvolgibili in uno dei più validi progetti di incentivo allo sviluppo oggi in discussione.

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