Confcommercio su ipotesi tassa di soggiorno: balzello iniquo che penalizza le imprese

Confcommercio su ipotesi tassa di soggiorno: balzello iniquo che penalizza le imprese

67/2010
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Roma,27.05.10

 

 

 

 

 

CONFCOMMERCIO SU IPOTESI TASSA DI SOGGIORNO:

BALZELLO INIQUO CHE PENALIZZA LE IMPRESE

 

 

 

L’eventuale introduzione di una tassa di soggiorno per il Comune di Roma è una misura iniqua e discriminatoria che colpirebbe, di fatto, solo le imprese: questo il commento di Confcommercio ad una possibile introduzione di un’imposta di soggiorno secondo quanto previsto nella bozza della manovra finanziaria.

 

Iniqua, perché penalizzerebbe in particolare le imprese di un comparto, quello alberghiero, che, grazie agli attuali livelli di prezzi, è già molto competitivo e concorrenziale e che non ha certo bisogno di un ulteriore onere, soprattutto dopo un 2009 di crisi. Ma sarebbe anche un’imposta discriminatoria e parziale perché non si applicherebbe a quella larga parte di chi comunque “consuma” il prodotto turistico del territorio senza alloggiare nel Comune di Roma.

 

Altro servirebbe se davvero si vuole valorizzare il ruolo propulsivo del turismo per l’economia e l’occupazione, a cominciare dalla riduzione delle aliquote Iva nel settore per allinearle ai livelli praticati, ad esempio, dai nostri competitors come Francia e Spagna.

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