Confcommercio su liberalizzazioni: bene la salvaguardia delle vendite straordinarie, grave il rinvio per la riduzione dei costi della moneta elettronica

Confcommercio su liberalizzazioni: bene la salvaguardia delle vendite straordinarie, grave il rinvio per la riduzione dei costi della moneta elettronica

Necessario incidere sui nodi strategici per l'accelerazione della dinamica economica e sociale dell'Italia10/2012

                                                        

 

10/12

Roma, 21 gennaio 2012

 

 

Necessario incidere sui nodi strategici per l’accelerazione

della dinamica economica e sociale dell’Italia

 

 

CONFCOMMERCIO SU LIBERALIZZAZIONI:

 BENE LA SALVAGUARDA DELLE VENDITE STRAORDINARIE,

GRAVE IL RINVIO PER LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA MONETA ELETTRONICA

 

 

 

 

In attesa  di valutare compiutamente  le misure assunte in materia di liberalizzazioni e di spinta alla crescita del Paese, questa volta sembra che si intenda iniziare ad affrontare nodi strategici per la crescita dell’Italia, come, ad esempio, quelli relativi al mercato del gas, ai servizi pubblici locali, al trasporto ferroviario. 

 

Confcommercio si augura che questa impostazione risulti confermata dalla lettura del testo finale del provvedimento. E’ questa, infatti, l’impostazione che occorre per distribuire equamente costi e benefici dei processi di liberalizzazione, rafforzandone la capacità di accelerare la dinamica economica e sociale complessiva dell’Italia.

 

Con più specifico riferimento al settore del commercio, si valuta positivamente l’archiviazione di ipotesi di totale deregolamentazione delle vendite straordinarie perché una simile operazione avrebbe drasticamente ridotto trasparenza delle offerte e qualità dei prodotti, nuocendo particolarmente alla tipicità ed alla particolare convenienza dei saldi di fine stagione.  Saldi che, negli anni, si sono affermati come appuntamento importante per  consumatori ed imprese, capace di agire  anche come attrattore di rilevanti flussi di turismo verso l’Italia.

 

Si ritiene invece grave, conclude la nota, la scelta di diluizione dei tempi di confronto tra imprese e sistema bancario per una tempestiva e concreta riduzione dei costi degli strumenti di moneta elettronica e la soppressione della previsione che in ogni caso,  le commissioni a carico degli esercenti non possano superare l’1,5%.

 

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