Confcommercio: "Più lenta e incerta la ripresa"

Confcommercio: "Più lenta e incerta la ripresa"

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15 maggio 2014

 

"La stima preliminare del Pil del primo trimestre dell'anno in corso, che riporta la nostra economia su un sentiero negativo conferma ed amplifica le preoccupazioni che erano emerse dalla lettura degli indicatori congiunturali disponibili. La contrazione dell'ICC di marzo dello 0,1% rispetto a febbraio e due segni negativi consecutivi per la produzione industriale a febbraio e marzo, avevano già messo in evidenza le difficoltà di uscita dalla fase recessiva. Il dato lievemente positivo registrato nell'ultimo quarto del 2013 e la presenza di un contesto internazionale più favorevole avevano "illuso" sulla possibilità di ripresa a breve dell'economia italiana, affidando molte speranze al contributo positivo della domanda estera. Queste attese sono state smentite dalla debolezza della domanda per consumi ed investimenti". Questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio al dati Istat sul Pil. "E' evidente – aggiunge la nota - che senza un reale miglioramento della spesa delle famiglie non può realizzarsi un concreto recupero dell'attività economica ed è in questa direzione che deve orientarsi l'azione di politica economica dando operatività alle misure di riduzione del carico fiscale. Si dovrà trattare però di riduzione netta della pressione fiscale, e non di un mero esercizio di ridistribuzione di risorse. In quest'ultimo caso, la probabile ripresa dell'economia nel trimestre aprile-giugno, innescata dalla crescita della fiducia di famiglie e imprese, potrebbe essere vanificata proprio dal perdurante vincolo sulle risorse disponibili di famiglie e imprese".

 

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