Confcommercio su prezzi: dati incontrovertibili smentiscono gli allarmismi

Confcommercio su prezzi: dati incontrovertibili smentiscono gli allarmismi

61/2007
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Roma, 30.08.07

 

Confcommercio su prezzi: dati incontrovertibili smentiscono gli allarmismi

 

L’allarme mediatico relativo all’ipotesi di una recrudescenza inflazionistica, per di più concentrata su beni di prima necessità come l’alimentare, appare strumentale e, come sottolineato anche oggi dallo stesso governo, del tutto ingiustificato. Questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio sugli allarmismi di questi giorni relativi a ipotetici rincari dei prezzi.

Infatti, la variazione dell’indice generale dei prezzi al consumo, nelle sue diverse formulazioni ufficiali - sottolinea Confcommercio - non lascia spazio a dubbi: l’inflazione complessiva è abbondantemente al di sotto del 2% e quella sui prodotti alimentari e le bevande poco sopra il 2%.

La quotazione delle materie prime cerealicole in euro è cresciuta dal dicembre 2004 al giugno 2007 di oltre il 50% a fronte di un’inflazione al consumo su pane e cerali del 3,3% nel medesimo periodo. La distribuzione commerciale, sulla base di questo semplice ma incontrovertibile dato, non può essere accusata di avere incrementato i propri margini di profitto, in via di progressiva e costante riduzione per via dell’accresciuta concorrenzialità del sistema distributivo italiano. Anche sotto la spinta del processo di liberalizzazione â€" conclude l’Ufficio Studi - la presenza di un prezioso pluralismo distributivo è la principale garanzia dell’impossibilità tecnica della cosiddetta speculazione.

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