Confcommercio su Tfr: intesa squilibrata per due ragioni

Confcommercio su Tfr: intesa squilibrata per due ragioni

96/06
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Roma, 20.10.06

 

 

 

Confcommercio su Tfr: intesa squilibrata per due ragioni

 

 

 

 

L’intesa raggiunta sul TFR è squilibrata per due fondamentali ragioni: la prima è che permane la contraddizione di fondo tra la necessità che il TFR, ai fini della previdenza integrativa, venga destinato ai fondi pensione e, invece, la sua destinazione all’INPS. La seconda è che si esonerano, e questo è un bene, dal conferimento all’INPS le aziende fino a 50 addetti, ma per quelle oltre tale soglia, si prevede che la quota del TFR inoptato da destinare all’INPS passi dal 50% al 100%, colpendo tutte le imprese ad elevata intensità di lavoro, come, ad esempio, le imprese della grande distribuzione e del turismo.

 

Diventa, dunque, determinante una robusta e contestuale entrata in vigore di misure di compensazione degli oneri finanziari connessi allo smobilizzo del TFR. Ed occorre chiarire anche il carattere transitorio, o meno, del trasferimento del TFR all’INPS. Resta, poi, da affrontare il tema del fondo di garanzia, in particolare per le piccole imprese.

 

Confcommercio attende, dunque, chiarimenti su questi punti, che restano determinanti per una valutazione finale.

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