Confcommercio Torino: un cauto ottimismo per lo shopping natalizio

Confcommercio Torino: un cauto ottimismo per lo shopping natalizio

La presidente Coppa: "C'è un clima più favorevole ai consumi si respira un'attenzione particolare ai prodotti di qualità in tutti i settori, anche nella gioielleria e nei giocattoli. Tiepidi segnali giungono anche dal settore dell'abbigliamento".

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17 dicembre 2015

 

Shopping Natalizio 2015 all'insegna di un moderato ottimismo. A meno di una settimana dal Natale e sull'onda dei buoni numeri raccolti nel lungo ponte dell'Immacolata i torinesi e i turisti sembrano avere finalmente innescato la marcia verso il "rito" del regalo. "C'è un clima più favorevole ai consumi – dichiara Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia – si respira un'attenzione particolare ai prodotti di qualità in tutti i settori, anche nella gioielleria e nei giocattoli. Tiepidi segnali giungono anche dal settore dell'abbigliamento. Si tratta di uno shopping natalizio particolarmente premiato dal boom di presenze di visitatori che fanno di Torino una meta turistica nazionale e internazionale". Anche a Torino, come nel resto d'Italia valgono le stime di Confcommercio che parlano di un ritorno degli italiani nei negozi, senza fare follie ma pronti a spendere un terzo delle tredicesime in doni natalizi, rafforzando così anche la debole crescita che sta provando a riaffacciarsi nell'economia italiana. Secondo i dati di Confcommercio per quattro italiani su dieci le Feste Natalizie saranno le prime di uscita dalla crisi. "E proprio su questi segnali e sensazioni positive – prosegue la presidente Coppa - si regge la voglia dei nostri commercianti di fare fino in fondo la loro parte con il massimo dell'impegno e della professionalità". Questo ciò che emerge da una carrellata esplorativa sul "sentiment" dei commercianti torinesi, effettuata dall'Ascom proprio in prossimità delle Feste di Natale con bilanci ancora tutti "in divenire" e assolutamente provvisori.

Gastronomie, Pastifici, Pasticcerie. A vincere è la tradizione e la ricerca del prodotto di qualità

Il settore è sicuramente fra quelli che a Natale riesce sempre mediamente a portare a casa buoni risultati. Così pare essere anche quest'anno. Per ora si registrano, nel complesso, situazioni sostanzialmente in linea con le festività dell'anno scorso e il clima è quindi moderatamente ottimista. Del resto l'esperienza insegna che, soprattutto per pastifici e pasticcerie, gran parte del lavoro esplode soltanto nelle ultimissime ore. Il grosso delle prenotazioni, anche per le gastronomie specializzate, sono partite con l'Immacolata e a trionfare sulle tavole dei torinesi sarà anche quest'anno la "tradizione" con prodotti rigorosamente "made in Italy", o ancora meglio, "made in Piemonte". Per le festività 2015 non potranno mancare le eccellenze gastronomiche del territorio, non solo per il menù della vigilia ma come prezioso dono natalizio. Tutti i commercianti interpellati concordano sul fatto che anche quest'anno si privilegia la qualità sulla quantità, con prodotti legati al territorio e di uso quotidiano. Nelle pasticcerie stabili i prezzi di panettone e pandoro classico, che potranno variare fra i 26 e i 30 euro al chilogrammo. Con il segno positivo (+5%) anche le prenotazioni nei ristoranti per le cene di Natale e di Capodanno. In crescita, non solo nei visitatori ma anche nei torinesi la tendenza a festeggiare"fuori casa" al ristorante. L'offerta è ampissima è adatta a tutte le tasche.

Abbigliamento:

Qualche segnale di ripresa + 2,5% rispetto al Natale 2014 nel centro di Torino, a "macchia di leopardo nell'area metropolitana", drammatica la situazione in periferia. Segnali contradditori giungono da questo settore: il rito dell'acquisto si conferma particolarmente nei negozi del centro cittadino, qualche piccolo segnale di ripresa comincia a intravedersi nella prima cintura, mentre rimane difficile la situazione nelle periferie penalizzate dai grandi centri commerciali. Positiva l'affluenza nei negozi del centro storico grazie anche al turismo dove si registra un + 2,5%. Drammatica invece la situazione nelle periferie dove si confermano i cali di vendite (fra il -5 e il -10%) già registrati nello scorso anno:"Le tensioni internazionali e il clima incerto di fiducia dei consumatori continuano a penalizzare un settore che ha pagato pesantemente in questi lunghi sette anni di crisi – dichiara Francesco Cena, presidente del Sindacato Abbigliamento dell'Ascom di Torino e provincia. Speriamo che le vendite natalizie confermino i primi segnali di ripresa, che pur in modo disomogeneo e altalenante fra le varie tipologie di esercizi commerciali e soprattutto fra zone urbane e periferiche si incominciano a intravvedere."

Gioiellerie:

Vendite leggermente superiori (+ 3%) rispetto a quelle dello scorso anno. La sensazione, soprattutto per i negozi "di tradizione", è che il Natale di quest'anno rappresenti ancora di più, rispetto ai passati, una piacevole occasione per donare qualcosa di bello e duraturo ai propri cari. Con forti aspettative si attende l'ultima corsa al cadeau. Note positive infine per quanto riguarda il settore dei libri e dei giocattoli (+4%). Per quanto riguarda i libri in crescita volumi e saggi che sappiano interpretare i maggiori eventi nazionali e internazionali.  Il Natale resta sempre la festa per antonomasia dei bambini e sotto l'Albero non potranno mancare i giocattoli e soprattutto i giochi elettronici e videogiochi. Mercato in espansione (+ 7%) anche per quanto riguarda l'Hi Tech, la telefonia, le tv ultima generazione, la tecnologia per la casa (robot aspirapolvere). "Nonostante i primi segnali positivi, dopo sette anni di crisi, il ritorno alla normalità è ancora lontano, quindi la prudenza è d'obbligo – conclude Maria Luisa Coppa presidente dell'Ascom torinese.Le molte iniziative culturali e turistiche della città, le mostre, i concerti aprono le porte a importanti flussi turistici che premiano il centro cittadino, ma è necessario pensare ad interventi seri a favore delle zone semi – centrali e delle periferie. E' indubbio che Il notevole incremento delle presenze turistiche, registrato nell'ultimo mese, non potrà che dare ossigeno ai consumi. Le imprese del commercio sono pronte ad offrire un ottimo servizio e un prodotto di qualità.  

 

 

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