Confcommercio Toscana: "imprese del commercio edile al collasso"

Confcommercio Toscana: "imprese del commercio edile al collasso"

L'allarme arriva da Arturo Giannoni, presidente del Comitato regionale materiali edili della Confcommercio regionale. "Il volume di affari e' calato per il 90 per cento delle imprese".

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26 marzo 2012

''Si rischia il collasso. Tuteliamo le piccole imprese in difficolta'''. L'allarme arriva da Arturo Giannoni, presidente del Comitato regionale materiali edili di Confcommercio Toscana, che ha condotto un'indagine sulle imprese del commercio edile in Toscana. ''Stiamo ancora aspettando di risollevarci dal 2008 e dagli effetti gravi e profondi della crisi finanziaria. Il settore delle costruzioni e del commercio edile, oltre alla stagnazione del mercato immobiliare con ingenti stock di case
invendute, subisce anche il ritardo dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, dovute alle invalidanti norme del patto di stabilita''', afferma Giannoni. ''Purtroppo, proprio quando si e' reso piu' urgente disporre di risorse per fronteggiare gli squilibri di cassa, e' cambiato radicalmente anche il rapporto banca-impresa, sia come conseguenza della crisi stessa, sia per le trasformazioni normative (accordo Basilea 2)'', aggiunge Giannoni. "Abbiamo appena condotto una indagine sulle nostre imprese associate, ricavando una immagine desolante per l'andamento degli affari negli ultimi tre anni. I lvolume di affari e' infatti calato per il 90 per cento delle imprese intervistate, con picchi di -60% per cento rispetto al 2008''.
"Alla fine del 2011 le insolvenze dei clienti rispetto allo stesso periodo del 2008 sono cresciute dal 5 fino al 58 per cento, e l'incremento nell'indebitamento delle aziende sale del 25 per cento in media nell'intera territorio toscano". ''L'aspetto forse piu' preoccupante, dal punto di vista sociale, e' la diminuzione di dipendenti e collaboratori, con un perdita di unita' pari al 20 per cento in tre anni. Questo significa che alcune micro imprese che contavano 5 collaboratori hanno dovuto lasciarne uno a casa, mentre le poche imprese con 30 addetti hanno in pratica dimezzato il personale, mentre per tanti altri c'e' stata la chiusura o il fallimento''. Ci uniamo agli appelli che si sono levati da parte del mondo economico, per chiedere alla banche locali una maggiore disponibilita' verso le piccole e medie imprese e impedire cosi' che gli imprenditori rischino di cadere nella rete del finanziamento illecito, che in momenti come questi potrebbe trovare un terreno molto fertile'', dichiara il presidente del Comitato regionale materiali edili di Confcommercio Toscana.''Chiediamo al governo nazionale e tutte le pubbliche amministrazioni - ha detto Giannoni - che si attivino per trovare soluzioni concrete al problema. Tramite Confcommercio chiederemo inoltre l'intervento anche del sistema camerale. Tanti comunque sono ancora i problemi da risolvere: il primo coinvolge tutta l'economia della Regione che stenta a riprendersi, e poi occorre tutelare le piccole imprese ed i fornitori che forniscono lavoro e materiali sui lavori pubblici''.

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