Si comincia con gli gli alberghi, che promuoveranno il Museo Alinari presso la propria clientela, e con le agenzie di viaggio, che lo inseriranno nei pacchetti incoming come meta meritevole di interesse per i visitatori.

Scoprire i molti volti delle attività del terziario di ieri per promuovere quelle di oggi valorizzando, al contempo, l'attrattività del patrimonio museale del territorio. Questi gli obiettivi della collaborazione avviata da Confcommercio provinciale e Fratelli Alinari Fondazione per la Storia e la Fotografia. L'accordo rappresenta il primo step di un'azione continuativa che sarà veicolata con il concorso diretto di varie categorie di imprese aderenti a Confcommercio, a cominciare da alberghi e agenzie di viaggi. Iniziative, manifestazioni ed eventi curati dalla Fondazione Alinari saranno pubblicizzati anche nella pagina Facebook della Confcommercio dove, con cadenza periodica, sarà anche postata un'immagine dell'archivio storico Alinari che farà riferimento ad attività produttive, prevalentemente locali, del commercio, del turismo, della logistica e dei trasporti. Testimonial delle attività della Fondazione Alinari sarà anche un centinaio di negozi del centro cittadino, aderenti all'associazione di categoria, che ospiteranno locandine e materiali  informativi. L'intesa, inoltre, prevede, per gli associati a Confcommercio, la possibilità di fruire di una scontistica sul biglietto d'ingresso al Museo. In questi giorni e fino al 5 marzo, all'Alinari Image Museum, è intanto possibile visitare la mostra "Fermo Immagine – Fotografie di Enzo Sellerio", per conoscere a fondo l'interessante figura del fotografo e fondatore dell'omonima casa editrice. Non solo con le fotografie stampate visibili nella sezione tradizionale e analogica del museo, ma anche attraverso le postazioni interattive dell'area multimediale, vera caratteristica e cuore del museo Alinari di Trieste. Utilizzando i tablet del corridoio didattico, si possono  inoltre visionare molti servizi del fotografo pubblicati su riviste come Life, Vogue, Du e Fortune.