Confcommercio Veneto dice no ad altro cemento

Confcommercio Veneto dice no ad altro cemento

Lettera del presidente Massimo Zanon al governatore Luca Zaia: "la crisi può essere uno stimolo per rimettersi in discussione e ricostruire meglio senza aggiungere altro cemento".

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24 agosto 2012

Lettera aperta contro la cementificazione e per una nuova politica urbanistica da Massimo
Zanon, presidente di Confcommercio Veneto, al governatore regionale Luca Zaia. ''Se le parole sono importanti - è scritto nella lettera che fa riferimento ad un pronunciamento in questo senso dello stesso Zaia - quelle che Le abbiamo sentito pronunciare contro lo sfregio del paesaggio e il consumo del territorio per noi sono come un macigno, una promessa solenne''. ''Siamo stati -
prosegue il messaggio - la prima associazione di categoria a porre il problema, abbiamo chiesto moratorie a nuove costruzioni, abbiamo messo in campo iniziative per invocare un Veneto diverso da quello che si stava delineando, il Veneto del paesaggio e degli equilibri distributivi''. ''Chiediamo - afferma il presidente di Confcommercio Veneto - che non cadano nel vuoto, che il ragionamento non si limiti a considerare le nuove abitazioni, ma venga esteso a tutto ciò che sa di cementificazione; che non si consentano più edificazioni compulsive di capannoni periferici, operazioni che sembrano avere più a che fare con l'edilizia che con il commercio; che la nuova legge in materia di commercio, nella cui proposta appare il concetto di salvaguardia, sia determinata, chiara e coraggiosa su questo punto; e soprattutto che l'Urbanistica ne tenga conto''.
''La crisi può essere uno stimolo - conclude Zanon - per rimettersi in discussione e ricostruire meglio senza aggiungere altro cemento''.

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