Confcommercio Veneto: "Bene le proposte della Regione sulle aperture festive"

Confcommercio Veneto: "Bene le proposte della Regione sulle aperture festive"

L'ente locale prevederà anche nel collegato alla Legge di stabilità l'introduzione dell'obbligo del parere favorevole di più Comuni confinanti perché si possa costruire un centro commerciale. Grandi strutture di vendita solo con l'ok di più Comuni, Confcommercio veneto plaude alla Regione.

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18 dicembre 2017

"Adesso se ne accorgono anche i francesi: il dilagare periferico della grande distribuzione ha lasciato dietro di sé città sinistrate e vuoti d'identità". Sceglie le parole del quotidiano francese Libération, che ha pubblicato un'inchiesta sugli effetti dei centri commerciali sorti nelle banlieu sulla vita di alcune città d'oltralpe, il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon. Lo fa per dire che il problema non è solo locale e neanche solo nazionale, ma quantomeno europeo. Sulla questione si sta muovendo il Governo francese, manche a casa nostra qualcuno si è accorto che non era tutto oro ciò che luccicava. Confcommercio Veneto aveva lanciato l'allarme già molti anni fa e ora anche la Regione condivide le stesse preoccupazioni. "Ma noi in Italia siamo doppiamente mazziati 'grazie' alla liberalizzazione degli orari dei negozi - spiega Zanon - Proprio oggi l'assessore regionale alle Attività produttive e Piccole e medie imprese Roberto Marcato ha proposto che i candidati veneti alle prossime Politiche, indipendentemente dallo schieramento, sottoscrivano un atto d'impegno per modificare l'attuale normativa. Non solo: accogliendo le richieste di Confcommercio Veneto, la Regione prevederà nel collegato alla Legge di stabilità l'introduzione dell'obbligo del parere favorevole di più Comuni confinanti perché si possa costruire un centro commerciale. Due azioni che chiaramente appoggiamo in pieno, auspicando che lo stesso coraggio lo abbia il Governo nel mettere mano anche ai danni provocati dalle liberalizzazioni al tessuto sociale prima ancora che economico e distributivo ". "Le conseguenze del diffondersi indiscriminato di queste mega-strutture le avevamo ampiamente previste, così come abbiamo lanciato l'allarme sulle aperture dei negozi h24 e nelle festività - conclude Zanon - una volta si portavano i bambini in centro perché vedessero la piazza illuminata, oggi alcune piazze sembrano proprio cimiteri. Una volta c'era la bellezza della diversità dei 'campanili'. Si diceva: io vengo da Padova vicino al centro, io da Treviso vicino al fiume Sile. Sarà mica bello dire senza distinzione che veniamo tutti dal Carrefour?".

 

Grandi strutture di vendita solo con l'ok di più Comuni, Confcommercio veneto plaude alla Regione

 

Grandi strutture di vendita al di fuori dei centri storici: nel Veneto sorgeranno solo con il consenso e la pianificazione di più comuni confinanti con quello interessato. Confcommercio Veneto esprime soddisfazione per l'emendamento approvato dal Consiglio regionale, legato alle disposizioni sul contenimento del consumo di suolo. "Il plauso, e il ringraziamento mio e di tutta la Confcommercio del Veneto alla Regione, dal presidente Zaia all'assessore regionale al Commercio Roberto Marcato, che sono stati nostri interlocutori attenti e sensibili in quella che consideriamo una battaglia di civiltà per il territorio e l'ambiente innanzitutto, e per l'equilibrio del tessuto economico-sociale. Con l'approvazione di questo emendamento – dichiara il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon . si è scritta una pagina importante del futuro del Veneto". 

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