Rush finale per la legge regionale sul commercio che dovrà essere approvata entro la fine dell'anno per evitare un pericoloso vuoto normativo, visto che il 31 dicembre scade la moratoria e serve, per motivi tecnici, l'approvazione entro giovedì 27. Una legge nel complesso di buona fattura, come hanno concordato nella sede di Confcommercio Verona i vertici dell'Associazione e i consiglieri regionali veronesi. Sono intervenuti gli assessori regionali Stefano Valdegamberi, Davide Bendinelli, Roberto Fasoli e Andrea Bassi; per Confcommercio Veneto il segretario generale Eugenio Gattolin; per Confcommercio Verona il presidente Paolo Arena e il direttore generale Giorgio Sartori. Con loro anche il presidente della Cooperativa albergatori veronesi Enrico Perbellini. Confcommercio Verona e Confcommercio Veneto hanno seguito fin dall'inizio l'impianto della normativa e rispetto all'impianto attuale chiedono tre modifiche: Patti tematici fra Comuni interessati dall'eventuale insediamento di nuove strutture di grandi dimensioni affinché le decisioni coinvolgano tutto il territorio; Valutazione di impatto ambientale per le strutture superiori ai 4.000 metri quadrati; riutilizzo di aree dismesse e degradate.Di grande importanza, è stato detto durante l'incontro, sarà poi l'imminente decisione della Corte Costituzionale il cui pronunciamento determinerà se le aperture domenicali e festive resteranno di pertinenza del Governo nazionale o se torneranno ad essere di competenza locale, come hanno auspicato gli intervenuti, per riportare a 16+4 le deroghe durante l'anno. Tra i temi accennati nella riunione anche lo sviluppo della legge regionale sul turismo, fondamentale per definire il futuro della promozione della prima Regione turistica d'Italia. Tema che sarà nuovamente affrontato in un successivo incontro sempre in Confcommercio.