L'Associazione ritiene che l'iniziativa rischi di essere dannosa e chiede di essere coinvolta. Arena: "in questo momento di grande crisi non si sente il bisogno di decisioni calate dall'alto".

Non piace a Confcommercio Verona il progetto di installare nuove telecamere in Centro storico per verificare gli orari di uscita di veicoli privati e furgoni dalla Ztl, ma soprattutto la mancanza di confronto che sta caratterizzando la fase decisionale. In una lettera inviata al sindaco Flavio Tosi e all'assessore alle attività economiche Enrico Corsi, il presidente Confcommercio della Prima Circoscrizione Bepino Olivieri e il direttore generale Giorgio Sartori sottolineano che, pur comprendendo l'importanza di perseguire il rispetto delle regole, "venire a conoscenza dai giornali di un provvedimento che richiederebbe condivisione con il mondo produttivo rappresentato principalmente dalla nostra associazione, non ci sembra metodo corretto". Confcommercio Verona chiede quindi "un urgente incontro affinché venga illustrata l'operazione che richiederà, sicuramente, un'adeguata e dettagliata informazione affinché venga recepita dal tessuto socio-economico e dai fruitori del Centro storico, con riferimento sia ai fornitori che ai frequentatori". "In questo momento di pesante crisi economica in cui le imprese commerciali e turistiche sono in difficoltà e molto spesso in bilico - commenta il presidente provinciale di Confcommercio Verona, Paolo Arena - non si sente certo il bisogno di decisioni calate dall'alto che alimentano il clima di incertezza e consolidano, all'esterno, agli occhi di cittadini e turisti, l'immagine di un Centro storico scaligero sempre più blindato ed inaccessibile. La nostra associazione è come sempre pronta a fare la propria parte; chiediamo all'amministrazione di Palazzo Barbieri, che ha spesso dato prova di sensibilità alle nostre istanze, di renderci partecipi delle scelte future".