Consumi: -2,5 per cento nel 2012, pesa la riduzione del reddito

Consumi: -2,5 per cento nel 2012, pesa la riduzione del reddito

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17 luglio 2012

I consumi, quest'anno, si dovrebbero contrarre significativamente, del 2,5%, per poi calare a -0,9% nel 2013. Ad evidenziarlo è Bankitalia nel Bollettino economico, sottolineando che pesa la contrazione del reddito disponibile. Secondo gli economisti di Via Nazionale, "parte della spesa in consumi nell'anno corrente sarebbe finanziata attingendo ai risparmi: il tasso di risparmio scenderebbe ancora nella media del biennio 2012-13". La spesa delle famiglie è frenata dagli
effetti delle manovre di riequilibrio dei conti pubblici sul reddito disponibile, nonché dall'incertezza sulle prospettive del mercato del lavoro. Dopo il -0,9% nel quarto trimestre del 2011, i consumi delle famiglie italiane sono scesi ancora nei primi tre mesi dell'anno (-1% in termini congiunturali) e i segnali più recenti non delineano un recupero. Nel primo trimestre, sui consumi continua ad incidere la riduzione del reddito disponibile reale delle famiglie consumatrici, sceso anch'esso dell'1% in termini congiunturali all'inizio di quest'anno (-1,7% rispetto allo stesso periodo del 2011). La propensione al risparmio, rileva la Banca d'Italia, è così rimasta invariata sui livelli registrati alla fine del 2011, al 9,2%. Anche in primavera le scelte di consumo delle famiglie sono rimaste improntate a una forte cautela. Le vendite al dettaglio, già deboli nel primo trimestre, si sono ridotte in aprile (dell'1,6% sul mese precedente). Nel secondo trimestre le immatricolazioni di
autovetture sono rimaste pressoché invariate sui livelli eccezionalmente bassi registrati nel primo. Il clima di fiducia è sceso in giugno ai valori minimi dall'inizio della rilevazione della serie nel '96, soprattutto a seguito del peggioramento delle valutazioni sulla situazione economica generale.

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