Consumi di marzo: si arresta la caduta, permane l'incertezza

Consumi di marzo: si arresta la caduta, permane l'incertezza

Dopo oltre un anno, segno positivo per auto e moto grazie agli incentivi all'acquisto49/2009
49/09

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Roma, 5.05.09

 

Dopo oltre un anno, segno positivo per auto e moto grazie agli incentivi all’acquisto

 

Consumi di marzo: si arresta la caduta, permane l’incertezza

 

Il lieve recupero dei consumi a marzo, pur segnando una riduzione tendenziale dello 0,1% in termini di quantità e risultando quindi meno negativo rispetto a quanto registrato nel primo bimestre dell’anno (-2,3% a gennaio e –3,9% a febbraio), non è ancora sufficiente a determinare un’inversione di tendenza ma fa ben sperare per i prossimi mesi. Il dato, infatti, è ancora influenzato da una serie di elementi che non permettono di identificare con chiarezza se la fase più negativa dei consumi possa considerarsi ormai superata (Tab. 2); anche la variazione congiunturale, che ritorna positiva dopo quattro mesi (Tab. 4), non consente un recupero dei livelli di fine 2008: è quanto emerge dall’analisi dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) relativa al mese di marzo 2009.

 

A supportare la tesi di un andamento meno sfavorevole della domanda delle famiglie nei prossimi mesi, vi è anche la ripresa registrata nel mese di aprile del clima di fiducia tornato sui valori di fine 2007. Elementi, sia pure non univoci, di stabilizzazione della situazione economica provengono anche dall’indagine rapida di Confindustria di aprile 2009. La produzione industriale ha registrato, dopo 11 mesi di continue riduzioni, un modesto incremento in termini congiunturali (+1,5%) a cui si contrappone, peraltro, una contrazione degli ordinativi dello 0,9% rispetto a marzo.

 

FIG. 1

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

Il dato di marzo dell’ICC risente di fattori stagionali particolari (Pasqua), oltre agli effetti degli incentivi sul segmento relativo alla mobilità. Questi elementi hanno portato ad una modesta ripresa della domanda relativa ai beni (+0,3%), a cui si è contrapposta una riduzione della domanda per i servizi (-1,2%) (Fig. 2, Tab. 2).

La dinamica dei prezzi al consumo, relativa al paniere dei beni e servizi che compongono l’ICC, ha evidenziato nel mese di marzo 2009 un’ulteriore discesa (-0,9%), evoluzione che interessa in misura di un certo rilievo i beni e servizi per la mobilità e per le comunicazioni. Il modesto incremento che hanno registrato nell’ultimo mese i prezzi relativi agli alimentari, bevande alcoliche e tabacchi è da imputarsi esclusivamente a quest’ultima componente (Tab. 3).

 


FIG. 2

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

In termini reali, il dato di marzo riflette il permanere di una situazione negativa per la domanda relativa a quasi tutti i settori. A questo andamento fanno eccezione sia i beni ed i servizi per la mobilità, su cui cominciano a produrre effetti positivi gli incentivi relativi all’acquisto di mezzi di trasporto, sia quelli dell’area delle comunicazioni, soprattutto per i beni dell’ICT domestico (Tab. 2).

A marzo, la domanda per beni e servizi ricreativi ha registrato una diminuzione pari al 2,5%. All’interno di questo aggregato l’unica componente che evidenzia una crescita di rilievo è quella relativa ai giochi pubblici.

La stima per marzo 2009 della domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio mostra una flessione dei consumi delle famiglie (–2,8% in termini tendenziali), proseguendo in un trend negativo che permane ormai da alcuni mesi.

A marzo 2009 la dinamica della domanda relativa ai beni e servizi per la mobilità ha mostrato, per la prima volta dopo oltre un anno, una variazione positiva (+3,4%). Questo andamento ha riflesso essenzialmente il miglioramento registrato sul versante dei mezzi di trasporto acquistati da persone fisiche in seguito all’esplicarsi dei primi effetti degli incentivi all’acquisto. Permane invece negativa la domanda per i carburanti e per il trasporto aereo, dato influenzato anche dalla diversa tempistica in cui è caduta la Pasqua nel 2008.

Il dato di marzo 2009 segnala il permanere di una dinamica decisamente positiva della domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni, con una variazione in termini reali del +9,3%. Tale andamento continua ad essere determinato in misura quasi esclusiva dalla componente relativa ai beni a cui si contrappone una evoluzione della componente relativa ai servizi abbastanza contenuta.

La domanda relativa ai beni e servizi per la cura della persona, che era risultata nell’ultimo biennio una delle voci più dinamiche, ha registrato a marzo 2009 un ulteriore ridimensionamento (-0,7%). Tale evoluzione è derivata da un deciso peggioramento della domanda per gli articoli di profumeria a cui si è associata una stagnazione dei consumi per prodotti farmaceutici e terapeutici.

Gli acquisti di articoli d’abbigliamento e calzature hanno mostrato a marzo 2009 una decisa tendenza al ridimensionamento (-3,4% rispetto all’analogo mese dell’anno precedente), sia pure con una intensità meno accentuata rispetto a quanto registrato a febbraio, confermando lo stato di difficoltà in cui versa ormai da tempo il settore.

Anche a marzo la domanda di beni e servizi per la casa ha subito una flessione delle quantità vendute (-2,2%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno, proseguendo in un trend che permane ormai da oltre un anno. All’interno di questo comparto elementi di difficoltà continuano a caratterizzare tutti i settori che compongono l’aggregato, con punte di un certo rilievo per i mobili.

Infine, per quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per marzo 2009 segnala un’ulteriore contrazione dei volumi acquistati, dato peraltro influenzato dalla diversa tempistica in cui è caduta la Pasqua rispetto allo scorso anno.

 

 

 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE (variazioni tendenziali)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ (variazioni tendenziali)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC (variazioni tendenziali)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici segnalano a marzo una crescita dell’ICC dello 0,4% rispetto al mese precedente, la prima dopo un quadrimestre particolarmente negativo (Tab. 4). Il miglioramento ha interessato sia la componente relativa ai beni che ai servizi.

Appare, comunque, prematuro leggere il dato dell’ultimo mese come un’inversione di tendenza rispetto alle dinamiche che hanno caratterizzato il consumo nell’ultimo anno.

Dall’analisi per macrocategorie di spesa emerge, per il secondo mese consecutivo, una crescita abbastanza accentuata per i beni e servizi per la mobilità, legata essenzialmente agli incentivi per mezzi di trasporto.

Anche per l’alimentazione, bevande e tabacchi, la variazione congiunturale di marzo si inserisce in un quadro di moderata ripresa, dopo alcuni mesi caratterizzati da un sensibile rallentamento.

Relativamente agli altri aggregati permane una situazione negativa per i beni e servizi per la casa e si accentua il ridimensionamento per i beni e servizi per le comunicazioni.

 

TAB. 4 - ICC IN QUANTITA’ (variazioni congiunturali, dati destagionalizzati)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2008 al 58,5% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2008 al 66,8%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 44,9% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è delL’83,5%.

Tra il 2000 e il 2008 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 6,0% a fronte del 4,4% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente all’1,2% ed allo 0,1%.

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000.

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

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