Consumi di moda, cauto ottimismo per il Natale

Consumi di moda, cauto ottimismo per il Natale

Dopo il calo di novembre Federazione Moda Italia confida in un “rimbalzo” per il periodo natalizio. Felloni: “ contesto difficile, ma ci aspettiamo qualche sorpresa”.

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16 dicembre 2022

Dopo un mese di novembre in cui le vendite di prodotti di moda hanno registrato un calo del 2,4% rispetto al 2021  - nel 2022, d’altra parte, il segno più si è visto solo ad aprile (+3,5%), maggio (+5,7%) e agosto (+1%) - Federazione Moda Italia-Confcommercio confida in una crescita degli acquisti negli ultimi giorni prima del Natale. Tra i regali più desiderati continuano ad esserci gli intramontabili prodotti di moda: dalla maglieria ai pantaloni, dai piumini agli abiti e giacche, dalle scarpe alle sneaker, dalle borse di qualità agli immancabili accessori, fino agli articoli sportivi.

Per Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, “non si può parlare di ripresa dei consumi di moda, viste le performance di vendita altalenanti ma, complice la stagione più fredda, l’esplosione del turismo nel ponte dell’Immacolata nelle città d’arte e di vacanza e la prevedibile crescita degli acquisti più importanti e ragionati degli ultimi giorni, si respira un rinnovato spirito di festa che fa ben sperare in un buon Natale tanto per i consumatori quanto per i commercianti. Crediamo in quello che vogliamo definire l’ottimismo della ragione, ma l’incertezza per il caro energia, l’impennata dell’inflazione e dei costi dei consumi obbligati preoccupano ancora i nostri operatori. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. La ricetta per rilanciare la fiducia è quella di accelerare il taglio delle tasse, a partire dall’Irpef e dagli oneri contributivi a carico delle imprese, come pure sarebbe importante estendere la cedolare secca alle locazioni commerciali”.

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