Consumi, permane una forte debolezza

Consumi, permane una forte debolezza

Prosegue il trend negativo a marzo: male soprattutto per auto e motocicli, dinamica la spesa per comunicazioni e cura alla persona42/2008
42/08

42/08

Roma, 5.5.08

 

 

Prosegue il trend  negativo a marzo:  male soprattutto per auto e motocicli, dinamica la spesa per  comunicazioni e cura alla persona

 

CONSUMI, PERMANE UNA FORTE DEBOLEZZA

 

 

La stima dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala a marzo 2008 la maggiore riduzione in termini di quantità acquistate degli ultimi tre anni: il â€"1,7% rispetto allo stesso mese del 2007 rappresenta, infatti, la flessione più consistente dall’inizio del 2005 confermando il permanere di una crisi profonda e strutturale della domanda interna. Nel complesso del primo trimestre del 2008 la riduzione è stata dello 0,7% (+0,3% nell’analogo periodo del 2007) (TAB. 2).

La decelerazione della domanda per consumi da parte delle famiglie, accentuatasi nei periodi più recenti, continua a condizionare le dinamiche produttive interne: ad aprile, secondo le prime stime di Confindustria, la produzione industriale, dopo il rimbalzo registrato a marzo, è tornata a registrare una riduzione in termini congiunturali (-1,0%).

 

FIG.1

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

Il dato di marzo dell’ICC continua a riflettere un’evoluzione negativa della domanda di beni (-3,4% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007) a cui si contrappone una crescita per i servizi (+2,3%); (FIG. 2, TAB. 2).

Per quanto riguarda i prezzi del paniere di beni e servizi considerati nell’ICC nel mese di marzo 2008 il permanere di tensioni sui beni alimentari e sugli energetici ha determinato un’ulteriore accelerazione (3,1% a fronte del 2,6% di febbraio), fenomeno che ha interessato sia i beni (+3,4%), che i servizi (+2,3%); (TAB. 3).

 

FIG.2

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

Sul versante delle quantità il dato di marzo riflette, oltre alla stagnazione che interessa gran parte degli aggregati considerati, la consistente tendenza al ridimensionamento della domanda per beni e servizi per la mobilità. Gli unici settori della domanda che sembrano non risentire della crisi sono i beni e servizi per le comunicazioni e, in misura più contenuta, i beni e servizi per la cura della persona;(TAB. 2).

La domanda di beni e servizi ricreativi continua a registrare, in termini quantitativi, un’evoluzione negativa con una flessione a marzo del 3,8% rispetto all’analogo mese dello scorso anno proseguendo nella tendenza che ha caratterizzato l’ultimo biennio. A questa tendenza sembrano fare eccezione solo la domanda per spettacoli e per l’acquisto di cd ed audiovisivi.

La stima per marzo 2008 della domanda per i servizi di ristorazione e di alloggio mostra una contenuta ripresa dei consumi delle famiglie (1,3% in termini tendenziali), evoluzione che riflette in larga parte gli effetti della Pasqua.

Particolarmente consistente è risultata a marzo la riduzione registrata dalla domanda per beni e servizi per la mobilità (-14,8% rispetto all’analogo mese del 2007), conseguenza di una elevata contrazione degli acquisti per autoveicoli e motocicli a cui si è associata una flessione dei consumi di carburanti.

La domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni si è confermata, anche a marzo 2008, la componente più dinamica della spesa reale delle famiglie, con una variazione dei volumi acquistati del +9,8%, evoluzione a cui hanno contributo sia i beni che i servizi considerati nell’aggregato.

In linea con quanto registrato nei mesi precedenti, la domanda per i beni e servizi per la cura della persona ha evidenziato un ulteriore aumento delle quantità vendute (3,3% nel mese), determinato esclusivamente dalla domanda per prodotti farmaceutici e terapeutici.

A marzo la domanda di articoli di abbigliamento e calzature ha registrato, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, una contenuta crescita (0,3%), evoluzione che non è peraltro in grado di attenuare le difficoltà in cui versa il settore.

Relativamente ai consumi di beni e servizi per la casa, a marzo 2008 la domanda da parte delle famiglie è stata caratterizzata da una riduzione delle quantità acquistate dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2007. All’interno di questo aggregato continua la fase di difficoltà per gli acquisti di mobili e di utensili per la casa.

Anche a marzo 2008, nonostante la concomitanza con il periodo pasquale, la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari e i tabacchi ha mostrato un’evoluzione negativa, con una riduzione, rispetto all’analogo mese dello scorso anno delle quantità acquistate dell’1,1% (-1,7% nel primo trimestre).

 

 

 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE - VARIAZIONI TENDENZIALI

 

2007

 

 

 

 

2008

 

 

 

 

ANNO

I Trim

II Trim

III Trim

IV Trim

Gen.

Feb.

Mar

I Trim

SERVIZI

3,0

1,8

3,4

3,8

2,7

3,7

2,2

4,6

3,0

BENI

1,3

1,6

1,3

0,5

1,8

0,8

3,2

-0,1

1,3

TOTALE

1,8

1,7

1,9

1,7

2,0

1,7

2,9

1,3

3,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-2,0

-5,0

-0,4

-0,6

-2,0

1,0

0,4

-0,5

-2,0

Alberghi e pasti e consumazioni fuori casa

3,9

3,0

4,0

4,5

3,8

3,8

2,8

4,3

3,9

Beni e servizi per la mobilità

3,7

1,4

3,4

2,0

8,5

1,0

3,2

-7,7

3,7

Beni e servizi per la comunicazione

1,8

3,6

2,5

0,5

0,7

1,6

-1,4

7,2

1,8

Beni e servizi per la cura della persona

0,6

1,1

0,1

0,1

1,0

1,2

2,5

0,2

0,6

Abbigliamento e calzature

0,7

1,8

0,7

0,6

0,0

0,8

1,9

1,9

0,7

Beni e servizi per la casa

2,0

4,1

2,2

0,9

0,9

2,5

3,9

2,1

2,0

Alimentari, bevande e tabacchi

1,2

1,7

0,9

0,8

1,5

0,9

4,6

4,1

1,2

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ - VARIAZIONI TENDENZIALI

 

2007

 

 

 

 

2008

 

 

 

 

ANNO

I Trim

II Trim

III Trim

IV Trim

Gen.

Feb.

Mar

I Trim

SERVIZI

2,2

0,6

3,1

2,6

2,3

2,8

1,0

2,3

2,0

BENI

-0,2

0,2

0,1

-0,5

-0,7

-2,1

0,0

-3,4

-1,9

TOTALE

0,5

0,3

1,0

0,6

0,1

-0,7

0,3

-1,7

-0,7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-4,7

-7,7

-3,2

-3,0

-4,9

-1,8

-2,2

-3,8

-2,6

Alberghi e pasti e consumazioni fuori casa

1,1

0,6

1,3

1,4

0,9

0,9

0,0

1,3

0,8

Beni e servizi per la mobilità

2,7

1,2

4,2

2,1

3,5

-4,6

-3,5

-14,8

-7,8

Beni e servizi per la comunicazione

8,7

8,7

10,7

7,9

7,7

9,9

7,3

9,8

9,0

Beni e servizi per la cura della persona

3,4

5,3

3,7

2,6

2,0

3,2

5,3

3,3

3,9

Abbigliamento e calzature

-1,0

0,1

-0,9

-1,1

-1,8

-0,7

0,3

0,3

-0,1

Beni e servizi per la casa

-0,7

0,0

-0,7

-1,0

-1,2

-0,4

1,0

-0,7

0,0

Alimentari, bevande e tabacchi

-1,8

-1,3

-2,1

-1,8

-2,0

-3,6

-0,5

-1,1

-1,7

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

 

TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC - VARIAZIONI TENDENZIALI

 

2007

 

 

 

 

2008

 

 

 

 

ANNO

I Trim

II Trim

III Trim

IV Trim

Gen.

Feb.

Mar

I Trim

SERVIZI

0,7

1,2

0,3

1,1

0,4

0,9

1,2

2,3

2,7

BENI

1,5

1,4

1,2

1,0

2,5

3,0

3,2

3,4

1,5

TOTALE

1,3

1,4

0,9

1,1

1,9

2,4

2,6

3,1

3,2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

2,8

3,0

2,9

2,4

3,1

2,8

2,7

3,4

2,9

Alberghi e pasti e consumazioni fuori casa

2,7

2,5

2,7

3,0

2,8

2,8

2,8

3,0

2,9

Beni e servizi per la mobilità

1,0

0,1

-0,8

-0,2

4,9

5,9

7,0

8,4

7,1

Beni e servizi per la comunicazione

-6,3

-4,5

-7,4

-6,8

-6,6

-7,6

-8,1

-2,3

-6,1

Beni e servizi per la cura della persona

-2,8

-4,0

-3,5

-2,4

-1,1

-1,9

-2,7

-3,0

-2,6

Abbigliamento e calzature

1,7

1,7

1,7

1,7

1,8

1,5

1,6

1,6

1,6

Beni e servizi per la casa

2,8

4,1

2,9

1,9

2,1

2,9

2,9

2,8

2,9

Alimentari, bevande e tabacchi

3,1

3,0

3,1

2,7

3,6

4,7

5,2

5,2

5,0

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

La presenza di un quadro negativo sul versante della domanda per consumi da parte delle famiglie è confermato dalla riduzione dello 0,8% registrata in termini congiunturali dall’ICC nel mese di marzo. Il dato è sintesi di una flessione dell’1,6% per i beni e di una crescita dell’1,0% per i servizi.

La riduzione registrata a marzo 2008 rispetto a febbraio risulta sostanzialmente diffusa per i beni e servizi considerati nell’ICC. A questo andamento fanno eccezione, sia pure in misura diversa, i beni e servizi per le comunicazioni e l’area dei prodotti alimentari.

Particolarmente negativa è risultata, anche in termini congiunturali, l’evoluzione della domanda  per i beni e servizi per la mobilità che sconta una riduzione del 7,0%, dinamica che porta a ritenere come le difficoltà del settore non siano legate solo al fattore incentivi, ma trovino origine anche nelle difficoltà reddituali delle famiglie che in un momento di difficoltà tendono a procrastinare gli acquisti più impegnativi.

Per gli alimentari ed i tabacchi il modesto aumento registrato a marzo rispetto al mese precedente (0,3%) non sembra in grado di modificare una situazione che vede ormai da mesi il settore interessato da un profonda stagnazione che ha assunto in alcuni periodi toni recessivi.

 

 

TAB. 4 - ICC IN QUANTITA’ - VARIAZIONI CONGIUNTURALI (DATI DESTAGIONALIZZATI)

 

2007

 

2008

 

 

 

NOV

DIC

GEN

FEB

MAR

SERVIZI

0,6

-0,2

0,0

-1,3

1,1

BENI

-0,9

0,2

-0,4

0,1

-2,2

TOTALE

-0,4

0,1

-0,3

-0,3

-1,2

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-0,5

-0,3

0,2

-0,4

-0,3

Alberghi e pasti e consumazioni fuori casa

0,7

-0,5

-0,4

-0,8

-0,1

Beni e servizi per la mobilità

-2,5

2,2

-3,5

-0,9

-10,2

Beni e servizi per la comunicazione

-0,1

1,2

1,4

-1,4

3,3

Beni e servizi per la cura della persona

0,3

-0,1

0,9

1,3

-0,8

Abbigliamento e calzature

-0,3

0,0

0,2

0,4

-0,5

Beni e servizi per la casa

-0,4

0,2

0,0

0,0

-0,1

Alimentari, bevande e tabacchi

-0,4

-1,1

0,2

-0,1

0,3

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

 

PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

 


 


FONTI: ISTAT, UNRAE, MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, AISCAT, ASSAEREOPORTI, TERNA, SITA, FIT, SIAE, ANCMA

 

CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Al consolidarsi di una serie storica di sufficiente lunghezza, sarà testato un modello di previsione della spesa per fornire indicazioni anticipatrici sul tenore della spesa e della dinamica dei prezzi.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2007 al 53,5% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2007 al 60,9%. Per i servizi l’incidenza è del 34%, dato che sale al 45,2% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è del 72,4%.

 

Tra il 2000 e il 2007 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 2,2% a fronte del 5,3% registrato dai consumi secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente all’1,3% ed al 2,6%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000.

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

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