Contraffazione, un mercato da 7 miliardi

Contraffazione, un mercato da 7 miliardi

Ricerca Censis per il Ministero dello Sviluppo economico: senza contraffazione, in Italia ci sarebbero 110mila posti di lavoro e 1,7 miliardi per il fisco in più. I settori più colpiti sono abbigliamento e accessori, alimentare, cd, dvd e software.

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22 ottobre 2012

Senza la contraffazione, in Italia ci sarebbero 110mila posti di lavoro in più e 1,7 miliardi di entrate per il fisco. Lo afferma una ricerca del Ministero dello Sviluppo economico con il Censis, in cui si evidenzia anche che se i prodotti falsi fossero venduti sul mercato legale, la produzione salirebbe di 13,7 miliardi e le imposte (indotto incluso) di 4,6 miliardi. Quanto al fatturato,il mercato italiano del falso è a quota 6,9 miliardi di euro ed è così esteso che ''non esiste prodotto che non possa essere imitato e venduto''. I settori più colpiti sono l'abbigliamento e gli accessori, con un giro d'affari del falso di 2,5 miliardi, i cd, dvd e software (1,8 miliardi) e l'alimentare (1,1). Per i cosmetici la crescita della contraffazione è stata di almeno 15 volte in 10 anni. Sostiene il mercato del falso,
secondo la ricerca del Censis, una domanda ''consistente'' da parte dei consumatori che sono ''indifferenti al fatto di compiere un atto illecito e convinti di fare un affare''. Il fenomeno non
riguarda solo l'imitazione di marchi, ma anche di modelli registrati, per esempio nella pelletteria e nell'arredo, la falsificazione dell'indicazione made in Italy e l'Italian sounding nell'alimentare e l'importazione parallela sottocosto di prodotti destinati ad altri mercati, soprattutto per make up e profumi.

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