Durante l'incontro si è parlato di rigenerazione urbana e sostenibile, con un approfondimento sul futuro assetto della zona portuale della città.

Si è svolto il 9 febbraio scorso, presso l’ex Aurum, il convegno “Nuovo porto di Pescara e il Waterfront: infrastruttura strategica per la rigenerazione sostenibile”, organizzato dalla Confcommercio territoriale, in collaborazione con il dipartimento di architettura dell’Università Gabriele D’Annunzio.

Durante il convegno è stato affrontato il tema del futuro assetto urbanistico della zona portuale e del retro, con particolare attenzione agli aspetti legati alla rigenerazione urbana e alle connessioni dello sviluppo infrastrutturale del Porto di Pescara con l’entroterra.

“Abbiamo pensato - ha commentato il presidente di Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano - di organizzare questo momento di riflessione pubblica in quanto la città non può perdere l’occasione per ripensarsi a partire dal suo lungomare, sfruttando al meglio i soldi del Pnrr”.

Secondo l’Associazione le istituzioni devono cercare di mettere a punto un percorso di rigenerazione urbana e non solo di riqualificazione, coinvolgendo quindi tutti gli attori dello sviluppo locale, pubblici, privati e no profit.

“Ripensare e riprogettare il lungomare - ha concluso Padovano - non vuol dire soltanto stabilire nuovi rapporti con il nostro orizzonte adriatico, ma anche con le aree interne abruzzesi. Le nuove economie del mare devono essere occasione per generare nuovi flussi e stabilire nuove connessioni tra la nostra città e il resto”.