Gli antiquari "guardano" al futuro
Gli antiquari "guardano" al futuro
Convegno Fima-Confcommercio nell’ambito di Modenantiquaria. Presentato un documento con alcune proposte per il futuro del settore. Sangalli: "Avvicinare le nuove generazioni al mondo dell'antiquariato".
La Federazione Italiana Mercanti d’Arte (Fima) che riunisce le Associazioni provinciali e regionali del mondo antiquario italiano, ha organizzato, nell’ambito della XXXVI edizione di Modenantiquaria dall'11 al 19 febbraio, il convegno "Antiquario futuro”. Nel corso del convegno si è parlato di tematiche legate al commercio delle opere antiche in Italia e in Europa, ed è stato presentato un documento di proposte per sensibilizzare le istituzioni nei confronti dell’adeguamento delle normative nazionali a quelle degli altri paesi europei e consentire agli operatori del settore di superare alcune criticità nella loro attività.
Le proposte di FIMA-Confcommercio
- adeguamento della disciplina italiana quanto meno alle soglie di valore di cui al regolamento CE 116/2009 del Consiglio del 18 dicembre 2008 relativo all’esportazione di beni culturali.
- rapido e significativo incremento del personale degli Uffici Esportazione e delle Soprintendenze.
- applicazione rigorosa, e solo in presenza di beni di eccezionale interesse per il patrimonio storico artistico nazionale, di criteri certi e univoci per l’emissione di un provvedimento di dichiarazione e l’inserimento nell’ordinamento italiano della locuzione “tesori nazionali”, come adottata da altri Paesi europei.
- rispetto di tempi certi nei procedimenti amministrativi concernenti spedizione ed esportazione di cose di interesse storico artistico, se del caso eliminando la natura ordinatoria dei termini previsti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
- prevedere, come in altri Paesi europei, sgravi fiscali in relazione all’acquisto di opere d’arte.
- la redazione di un database o archivio unico delle opere notificate sul territorio nazionale e agevolare la consultabilità delle banche dati disponibili delle opere rubate.
- ad ogni ricorso gerarchico amministrativo avverso un diniego al rilascio dell’attestato di libera circolazione corrisponda sempre una decisione espressa dell’Amministrazione competente entro i novanta giorni dalla presentazione del ricorso stesso, come previsto dall’ art. 69 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
- per i beni “sotto soglia”, di cui alla legge n.124 del 4 agosto 2017, che l’eventuale convocazione per la verifica del bene presso gli Uffici Esportazione avvenga con cognizione di causa e per documentata motivazione culturale.
- posto che la disciplina europea in materia di CITES prevede un certificato emesso dal Nucleo Forestale dei Carabinieri con valore di “passaporto” dell’opera, si chiede che esso segua l’oggetto e non sia avvinto al soggetto richiedente.
- una sanatoria in relazione alle opere prese in carico dall’operatore in data anteriore al 1° gennaio 2023 concedendosi, a questi fini, un termine per regolarizzare il possesso di opere derivate da specie CITES.
- per le Mostre mercato, si chiede che faccia fede la bolla di accompagnamento del bene e non occorra la consultazione del Registro delle Cose Usate ex art.128 TULPS.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri, il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, il Presidente di Fima-Confcommercio, Fabrizio Pedrazzini, Giulio Volpe esperto in Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali, e alcuni esponenti politici di Camera e Senato.
Sangalli: "Mercante d'arte, un mestiere antico in continuo aggiornamento"
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è intervenuto al convegno Antiquario futuro a Modena. Sangalli ha sottolineato l'importanza di "incoraggiare i più giovani ad intraprendere un mestiere antico ma in continuo aggiornamento, sostenere un passaggio generazionale di qualità, rilanciare la professione nel Paese e nell’orizzonte delle nuove generazioni, è un lavoro di importanza strategica. Le competenze manageriali sono fondamentali per riuscire ad interpretare alcune funzioni che si sono trasformate profondamente negli ultimi anni, pensiamo alla comunicazione o agli eventi in questo settore. E proprio noi come corpi intermedi possiamo essere i promotori della formazione che ci serve come imprenditori. Penso ad esempio ai corsi ITS. I corsi ITS sono corsi di istruzione secondaria superiore, paragonabile dunque a quella universitaria, ma fortemente orientati alle tecnologie e diventati molto noti con il PNRR che vi ha dedicato attenzione e risorse. Gli ITS sono un tipo di formazione che coinvolge fortemente il mondo dell’impresa nelle docenze e nello sviluppo del curriculum di studi dei ragazzi. Proprio qui in Emilia-Romagna esistono diverse Fondazioni ITS, anche sullo stesso tema delle tecnologie per i beni culturali, a cui Confcommercio partecipa. Sarebbe dunque una bella sfida lanciare un corso ITS dedicato alla professione del mercante d’arte. E a proposito di sfide, mi piacerebbe oggi lanciarne anche un’altra alla nostra Fima".
"Come forse sapete - ha aggiunto Sangalli - quasi 5 anni fa con il Presidente Carlo Fontana, storico Sovrintendente della Scala di Milano e allora Presidente di AGIS, abbiamo deciso di creare in Confcommercio Impresa Cultura Italia. La nostra idea è stata ed è quella di integrare la cultura nella rappresentanza di Confcommercio imprese per l’Italia, nella convinzione che la cultura sia una componente fondamentale e autonoma, trasversale ma non accessoria, del terziario di mercato e dell’economia del Paese. Così è nata Impresa Cultura Italia che ha riunito in un unico coordinamento 13 federazioni e associazioni del mondo Confcommercio che interpretano le diverse facce dell’impresa culturale nel nostro Paese: dalle librerie ai locali storici, dagli spettacoli dal vivo alle guide turistiche, dai cinema ai teatri, dai servizi creativi ai festival internazionali. In questo coordinamento di Impresa Cultura Italia, non può dunque mancare il mondo dei mercanti d’arte: un mondo così fortemente legato all’identità di Confcommercio, ma anche pienamente impresa culturale, che vive di cultura, che la diffonde e che ne è interprete vivo".