Credito agevolato: dopo 20 anni 10.000 imprese ancora in lista d'attesa
La denuncia di Confcommercio
Credito agevolato: dopo 20 anni 10.000 imprese ancora in lista d'attesa
"Sono oltre 10 mila le imprese che, dal 1975, attendono ancora un contributo dallo Stato e che, con la legge 266 del 1997 si sono viste riconoscere un piccolo "forfait" rispetto a quanto avrebbero dovuto effettivamente ricevere". É quanto rileva Confcommercio in una nota, commentando l'esiguità degli stanziamenti previsti dalla legge 266/97 per la chiusura della legge 517/75 sul credito agevolato al commercio (che non raggiungono neppure la metà di quanto originariamente previsto).
"Già nel 1997 - prosegue la nota - avevamo evidenziato che i 250 miliardi inizialmente stanziati per la concessione di un contributo sostitutivo alle imprese - sotto forma di un abbattimento del tasso di interesse sui finanziamenti concessi - erano ampiamente insufficienti rispetto alle 15 mila domande presentate per un importo complessivo di 365 miliardi.
Ora l'iniziale misura di abbattimento del tasso di interesse, prevista dalla legge 266/97 e pari al 4% per il Mezzogiorno e al 2% per le aree del Centro-Nord, è stata oggetto di ridimensionamento da parte del Ministero dell'Industria e Commercio non potendo essere applicata a causa della persistente esiguità della dotazione finanziaria complessiva. E ciò nonostante l'impegno di Confcommercio che ha consentito il recupero di 60 miliardi dalla manovra finanziaria '99 per la chiusura dell'operatività della legge 517/75.
Con i fondi attualmente disponibili, pari a 310 miliardi, il nuovo beneficio che potrà essere riconosciuto alle imprese sarà pari ad un abbattimento del tasso di interesse del 3,73% e 1,86%, rispettivamente per i territori del Mezzogiorno e quelli del Centro-Nord.
Un' ulteriore delusione per quelle migliaia di imprese che da più di venti anni sperano ancora che lo Stato tenga fede agli impegni assunti per legge".