Crisi: in Polonia un Ecofin senza precedenti

Crisi: in Polonia un Ecofin senza precedenti

A Wroclaw meeting straordinario dei ministri delle finanze europei. A segnalare la gravità della situazione, parteciperà il segretario americano del Tesoro, Tim Geithner. La situazione della Grecia al centro dei colloqui.

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16 settembre 2011


E' un Ecofin senza precedenti quello che si riunisce oggi e sabato in Polonia, con la presenza
straordinaria del segretario del Tesoro Tim Geithner a segnalare la gravità della situazione: c'è da evitare una nuova Lehman Brothers con epicentro ad Atene, e Washington è sempre piùpreoccupata. E in agenda figurano tanto la manovra italiana, quanto l'intesa che potrebbe rafforzare le sanzioni europee anti-deficit. L'agenda del meeting straordinario dei ministri delle finanze europei a Wroclaw (Breslavia) - praticamente un G7 senza Canada e Giappone - è fitta: si parte venerd' mattina conl'Eurogruppo (ministri delle finanze dell'area euro) che vaglierà gli aggiustamenti di bilancio di Grecia, Irlanda e Portogallo e la stagnazione in arrivo per molte economie dell'euro. Probabile la presentazione ai colleghi europei, da parte del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, della manovra italiana. E si farà il punto anche sul potenziamento del fondo di salvataggio europeo, chiamato a subentrare alla Bce negli acquisti di titoli di Stato, che alcuni Paesi starebbero ritardando; sulla partecipazione delle banche alle perdite sui titoli greci; e sulle garanzie aggiuntive che alcuni Paesi nordici chiedono. Sullo sfondo dei due giorni di riunioni, lo
scontro sugli 'eurobond', oggi sonoramente bocciati dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. E poi la rottura ai vertici della Bce segnata dall'addio di Juergen Stark, il consigliere esecutivo tedesco che guida il fronte opposto agli acquisti di bond governativi che ormai coinvolge anche l'Italia. Ma
soprattutto il rischio di un default in Grecia che i mercati danno per scontato, a dispetto delle rassicurazioni. Un pranzo di lavoro veloce, e ai ministri dell'area euro si aggiungeranno quelli del resto dell'Unione e i governatori delle banche centrali (Draghi dovrebbe essere rappresentato dal vice Ignazio Visco). La presidenza polacca dell'Ue presenterà il compromesso, raggiunto con il Parlamento europeo, per imporre sanzioni più efficaci (si parla di depositi in argento su conti bloccati) per i Paesi che non rispettano i vincoli di bilancio fissati dai Trattati: se dopo l'Ecofin ci sara' l'ok anche del consiglio Ue, l'accordo sarà fatto e potrebbe persino facilitare la strada agli eurobond oltre che rappresentare un passo avanti verso l'unione fiscale che, forse, si delinea inlontananza per l'Ue. Piatto forte dell'Ecofin, tuttavia, resta la situazione economica globale (si parla di rischi di recessione), la fuga degli investitori dal debito sovrano di buona parte del Sud
Europa, le conseguenze sul settore bancario: c'è da impedire un effetto-domino sulle banche che potrebbe partire proprio da Atene. Non a caso oggi a Breslavia Joaquin Almunia, commissario
Ue agli Affari economici, ha anticipato che slitterà la stretta europea sulle regole relativi agli aiuti di Stato alle banche: ''non sarebbe prudente'' andare avanti ora viste le circostanze. Ci sarà Geithner, che secondo indiscrezioni chiederà di velocizzare il potenziamento del fondo di salvataggio europeo
(Efsf): lo stallo attuale è una delle grosse incertezze che alimentano la volatilitaà sui mercati. A Washington c'è evidente nervosismo per la situazione europea, che rischia di peggiorare la già fragile congiuntura americana. E poi, sempre venerdì pomeriggio, ai ministri toccherà preparare la
posizione europea per il G20 e i meeting di Fmi e Banca mondiale a Washington la settimana successiva.

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