L'Italia è tra i Paesi industrializzati più colpiti dalla crisi in termini di qualità della vita, calata soprattutto a causa della disoccupazione. A scandagliare l'impatto della recessione sulla famiglia media è l'Ocse nello studio "Come va la vita?", che giunge alla conclusione che nella Penisola va decisamente peggio. Il grado di soddisfazione della vita degli italiani eè diminuito di circa il 12% tra il 2007 e il 2012, sottolinea il rapporto. Solo in Grecia la flessione è maggiore (-20%), gli stessi spagnoli hanno retto meglio (-10%). In effetti gli italiani che si dichiaravano molto contenti della propria vita erano il 58% del 2007 e sono solo il 42% del 2012. L'Italia è cosi' 29esima sui 34 Paesi Ocse per la soddisfazione della vita. Uno stato d'animo che non stupisce a fronte di un calo del reddito disponibile di circa il 7%, anche in questo caso uno dei maggiori dell'area Ocse e di un aumento del 2% della disuguaglianza di reddito contro una media Ocse dell'1,2%. Ma il crescente pessimismo è legato principalmente al calo dell'occupazione e al deterioramento del mercato del lavoro. Tra il 2007 e il 2012 - sottolinea ancora l'Ocse - il tasso di occupazione è diminuito di oltre un punto percentuale ed è il quintultimo tra i Paesi Ocse e la disoccupazione di lungo termine è aumentata di oltre 3 punti. Un italiano su cinque indica di avere condizioni di lavoro insoddisfacenti, una percentuale superiore alla media Ocse.