Crisi: "Roma e il Lazio reggono, ma la sfida è dura"

Crisi: "Roma e il Lazio reggono, ma la sfida è dura"

Assemblea annuale di Confcommercio Roma. Pambianchi: "l'attività di impresa ha retto meglio che nel resto d'Italia". Alemanno: "arrivare rapidamente ad un piano del commercio condiviso". Marrazzo: "aiutare il commercio con un'idea di sviluppo di Roma".

DateFormat

7 luglio 2009
L’uscita dalla crisi “è ancora lunga” e la spinta recessiva “è un bollettino di guerra”, ma “l’attività di impresa ha retto ne

L’uscita dalla crisi “è ancora lunga” e la spinta recessiva “è un bollettino di guerra”, ma “l’attività di impresa ha retto nel Lazio meglio che nel resto d’Italia e siamo una delle poche regioni che presenta un saldo positivo nel rapporto fra imprese iscritte e quelle cessate con 9.563 iscritte a fronte di 6.664 cessate”. E’ uno dei passaggi della relazione del presidente di Confcommercio di Roma e Lazio, Cesare Pambianchi, in occasione dell’Assemblea annuale dei commercianti capitolini. 

Quanto ai difficili rapporti con il sistema bancario, Pambianchi ha detto che “il piano di sostegno del Governo al sistema bancario non ha smosso più di tanto le banche” e le esitazioni del sistema bancario “hanno complicato non poco i problemi di liquidità delle imprese”, che spesso si sono viste “respinta la richiesta del credito, costrette a rientrare dei fidi o ad assoggettarsi a condizioni capestro”. E, sul turismo, che “nelle infrastrutture c’è il volano della svolta” per fare di Roma una “capitale multipolare che sappia accogliere flussi turistici”.

Il presidente di Confcommercio Roma ha quindi chiesto, a proposito della nuova legge sul federalismo fiscale, “una concertazione che metta da parte una concorrenza istituzionale fuori luogo e fuori tempo”. Nello specifico, una “intensa opera di consultazione per le associazioni di categoria” perché “in gioco non è soltanto la distribuzione chiara di funzioni e di potere, ma anche le modalità d'esercizio”.

All’Assemblea è intervenuto anche il sindaco, Gianni Alemanno, secondo il quale “in questo momento di crisi bisogna ragionare, insieme a Confcommercio e associazioni di categoria per "arrivare rapidamente ad un piano del commercio che sia condiviso”. Il sindaco ha poi sottolineato che la riorganizzazione del settore “rientra anche nei nuovi poteri di Roma Capitale” e ha posto delle condizioni: “la lotta all'abusivismo, trovare un equilibrio tra piccola, media e grande distribuzione, sviluppare una capacità di mantenere le regole e farle rispettare a tutti”.

Secondo il Governatore Pietro Marrazzo, invece, l’uscita dalla crisi “è un banco di prova per tutti. Il settore economico nel suo complesso è interdipendente, bisogna aiutare il commercio avendo un’idea di sviluppo di Roma che sappia mantenere gli equilibri. Bisogna saper ragionare insieme, non tanto le istituzioni, ma tutti i soggetti presenti”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca