Cursano: "serve un 'tavolo' sul futuro del turismo balneare"

Cursano: "serve un 'tavolo' sul futuro del turismo balneare"

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25 febbraio 2014

"È necessario che il Governo costituisca un tavolo per assumere decisioni condivise con le imprese sul futuro del turismo balneare le cui dimensioni sono tali da costituire la massima attrattiva del nostro Paese". È quanto affermato da Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio al convegno dal titolo "Le imprese balneari da sempre alla base dell'offerta turistica italiana" in occasione di Balnearia, la Fiera in corso a Carrara fino al 27 febbraio.  Dopo avere ricordato la centralità dell'impresa balneare e di pubblico esercizio come fondamento della offerta turistica e culturale italiana, Cursano ha ribadito il massimo sostegno di Fipe-Confcommercio alle iniziative del settore della balneazione ed ha proseguito affermando: "non è casuale che Fipe si sia rifiutata di sottoscrivere il rinnovo del contratto collettivo di lavoro che ci riguarda anche in considerazione che decine di migliaia di imprenditori che operano sul demanio non sono in grado di programmare il futuro e di mantenere quello che promettono nel rinnovo contrattuale. Ci hanno fatto scoprire che oltre alla precarietà dei lavoratori ci sta, per legge, la precarietà delle imprese che fanno turismo sul demanio e che oggi non sono in grado nemmeno di sottoscrivere un contratto che le impegni per il futuro. Non nascondo le preoccupazioni anche per la sorte dei nostri preziosi collaboratori che in un domani che ci esproprieranno le attività resteranno in mezzo ad una strada insieme a noi ed alle nostre famiglie. Diciamo no a tutto questo e se il nuovo Governo propone un contratto unico a tutele crescenti per combattere il precariato del lavoro dipendente, altrettanto dovrebbe fare per evitare la precaria azione delle nostre attività, voluta da Bruxelles e dai Paesi dove il mare serve solo per farci navigare le petroliere". "Per tutti questi motivi – ha concluso Cursano - non posso che concordare con le proposte degli imprenditori e in particolare con la richiesta di costituire un tavolo per assumere decisioni condivise con le imprese sul futuro del turismo balneare le cui dimensioni sono tali da costituire la massima attrattiva del nostro Paese. Voglio ricordare che sul demanio concorrono alla esclusività della nostra offerta anche bar, ristoranti, pub, discoteche, esercizi commerciali, alberghi, campeggi. E questa molteplicità di fattispecie imprenditoriali deve essere garanzia del più ampio impegno nella comune battaglia".

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