Da Altagamma sette richieste al governo

Secondo il presidente di Altagamma, Leonardo Ferragamo, “il difficile scenario della crisi attuale potrebbe far pagare all'industria di Altagamma colpe non sue, ma mentre il mondo dell'economia e della finanza si interrogano sulla necessità di un nuovo assetto di regole, Altagamma ha formulato un pacchetto di richieste al governo”.

“Non chiediamo interventi assistenziali o settoriali - ha detto Ferragamo - ma interventi strutturali che ci aiutino a ritrovare la competitività dei nostri settori, ed a valorizzare i nostri intangibles, che sono la nostra ricchezza”. Al primo posto, tra le richieste degli imprenditori, la semplificazione burocratica, subito seguita dalla riduzione del differenziale tra il costo azienda per dipendente e lo stipendio netto effettivamente percepito. Per il presidente Altagamma, “deve anche migliorare, l'azione di promozione dell'Italia nel mondo, e questo non può prescindere da un processo di accorpamento degli istituti governativi e non che operano nel campo, quali ICE, ENIT, SACE e altri. Indispensabile anche incrementare il livello di concorrenzialità del sistema Italia, la lotta alla contraffazione e la tutela della proprietà industriale”. Infine, Ferragamo ha sollecitato una corretta informazione sia in Italia che in Europa sull'effettiva provenienza dei prodotti. “Credo fortemente - che sia l’Italia che le aziende di Altagamma debbano avere un ruolo determinante nell'economia mondiale”.