Da bassa crescita e scarsa produttività i rischi per l'Italia

Da bassa crescita e scarsa produttività i rischi per l'Italia

Nelle raccomandazioni contenute nel rapporto semestrale sugli squilibri macroeconomici, l'Ue chiede al nostro Paese un aggiustamento di bilancio di almeno lo 0,25% del Pil nel 2015 e dello 0,1% nel 2016. La legge delega sul fisco va attuata "entro settembre 2015". Moscovici: "L'Italia è in carreggiata".

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13 maggio 2015

La debolezza di crescita economica e produttività in Italia "aumenta notevolmente" i rischi derivanti dall'elevato debito pubblico. Lo afferma la Commissione europea nelle raccomandazioni specifiche, contenute nel rapporto semestrale di monitoraggio sugli squilibri macroeconomici. "L'Italia - si legge - presenta squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un'azione politica risoluta e un monitoraggio specifico". "La persistenza di una crescita fiacca e di una bassa produttività ha aumentato notevolmente i rischi derivanti dal livello molto elevato del debito pubblico e dalla scarsa competitività di costo e non di costo". Secondo Bruxelles "è di particolare importanza intervenire per ridurre il rischio di ripercussioni negative sull' economia italiana e, considerate le sue dimensioni, sull' Unione economica e monetaria". E' per questo che l'Italia deve raggiungere un aggiustamento di bilancio di almeno lo 0,25% del Pil nel 2015 e dello  0,1% nel 2016 attraverso "le necessarie misure strutturali" nei due  anni e "tenendo conto della deviazione concessa per l'attuazione delle maggiori riforme strutturali". La Commissione Ue chiede anche al nostro Paese di attuare la legge delega sul fisco "entro settembre 2015", in particolare procedendo alla "revisione della spesa fiscale e dei valori catastali" e assicurando conformità fiscale.  Sono sei in tutto  i capitoli delle raccomandazioni Ue all' Italia: oltre ai decreti attuativi sul fisco, la Ue chiede misure per rafforzare le banche entro fine 2015, riforme istituzionali, della p.a. e per ridurre la lunghezza dei processi civili, piano per porti e logistica, agenda per la semplificazione e misure per il lavoro. Per il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici una eventuale procedura per l'eccessivo debito pubblico italiano da parte della Commissione Ue "per il momento è sventata", perché l'azione sulle riforme e sul consolidamento del governo italiano "è in carreggiata". 

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