Da Confcommercio Bergamo una soluzione per ottimizzare i costi delle imprese

Da Confcommercio Bergamo una soluzione per ottimizzare i costi delle imprese

L'Associazione commercianti ha stipulato un accordo con l'azienda Pages Italia, che opera nel settore dell'ottimizzazione dei costi, per offrire ai suoi associati l'opportunità di un'analisi dettagliata sulle spese dirette e indirette che ogni azienda deve sostenere. Aumenta la natalità delle imprese bergamasche del terziario.

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11 novembre 2015

 

Ottimizzare i costi, risparmiare sulle spese per poter investire di più e competere sul mercato. E' questo quanto propone Ascom Bergamo alle imprese associate, grazie alla nuova convenzione che da inizio novembre rientra tra le proposte di Ascom Vantaggi. L'Associazione commercianti ha stipulato un accordo con l'azienda Pages Italia, che opera nel settore dell'ottimizzazione dei costi, per offrire ai suoi associati l'opportunità di un'analisi dettagliata sulle spese dirette e indirette che ogni azienda deve sostenere. "Per le aziende è diventato urgente poter ottimizzare i costi, per questo proponiamo la convenzione con Pages Italia, che permette ai nostri associati di individuare quali spese tagliare e dove risparmiare. Le caratteristiche dell'intervento consentono alle aziende di dimensioni medio grandi di poter affrontare il progetto di riduzione dei costi senza alcun coinvolgimento pesante della struttura, continuando ad occuparsi delle proprie mansioni o perseguire altri obiettivi importanti senza vedere ridotto il tempo a propria disposizione - afferma Pietro Bresciani, responsabile Marketing di Ascom Bergamo -. La convezione mette a disposizione delle nostre aziende associate personale dedicato in maniera specifica alle singole categorie di spesa, quindi sempre molto aggiornato su tutte le novità di ogni settore in termini di opportunità economiche e opzioni qualitative, fornitori competitivi sia qualitativamente che economicamente". Le analisi di ottimizzazione dei costi si sviluppano attraverso il check up della situazione dell'azienda e dell'identificazione delle aree su cui intervenire. Circa venti le aree su cui gli esperti della convenzione indagano: dall'assicurazione alla cancelleria; dall'energia elettrica e gas agli imballaggi, dai buoni pasto alla telefonia, dallo smaltimento rifiuti alle spese postali. Oltre ai costi generali Pages Italia interviene anche sui costi diretti per incrementare la marginalità all'interno della propria attività core business. "Il servizio è totalmente gratuito, in quanto l'approccio della convenzione è principalmente "success fee", paghi solo a risultati ottenuti – spiega Bresciani-. Inoltre siamo consapevoli che tutte le Aziende possono avere delle partnership consolidate in certi ambiti di fornitura, ma il processo di analisi che proponiamo può essere l'occasione per fare benchmarking e di avere un riscontro oggettivo sulle attuali condizioni di mercato".

 

Aumenta la natalità delle imprese bergamasche del terziario

Nel terzo trimestre 2015 nella bergamasca sono nate 367 attività. Il confronto del saldo tra aperture e chiusure evidenzia un segno positivo di +172 imprese, essendo state 195 le attività cessate.  Il dato continua il trend positivo dei primi mesi del 2015: al 30 settembre 2015 si sono registrare 810 nuove imprese, il 3,64% in più rispetto al 2014 e il 5,49% in più rispetto al 2010.  Secondo le proiezioni di Ascom entro fine anno le nuove attività del terziario potrebbero essere più di 1.500, con un incremento del 7% sul totale delle imprese del commercio, turismo e servizi. Analizzando lo spaccato del terzo trimestre le nuove attività risultano così distribuite: 119 servizi alle imprese (32,4%), 94 imprese del commercio fisso non alimentare (25,6%), 69 bar e ristoranti (18,8%), 47 ambulanti (12,8%), 38 negozi alimentari (10,4%). Il nuovo commercio è giovane. Gli imprenditori titolari di ditte individuali hanno un'età compresa tra i 31 e i 20 anni (32,4%), seguono quelli di età tra i 41 e i 50 (27,1%), tra i 21 e i 30 anni (23,7%), tra i 51 e i 60 anni (10,7%). Fanalino di coda quelli sopra i 61 anni (4%) e gli imprenditori non ancora ventenni ( 2%). "Dall'analisi fatta emerge che i nostri sono imprenditori giovani, che hanno un'età compresa tra i 21 e i 40 anni e vedono nel terziario un valido sbocco occupazionale con prospettive a lungo termine. Rimane ancora alto - afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo - il turnover nel settore della somministrazione perché si attesa attorno al 6-8% l'anno. Nascono aziende più strutturate e di dimensioni più grandi come società di capitali che limitano il rischio d'impresa. Certo sono dati che evidenziano un chiaroscuro. Tra gli elementi positivi individuiamo un aumento delle imprese su tutta la provincia e una maggior integrazione degli stranieri. Mentre tra quelli più negativi una fragilità delle imprese e un mercato sempre ridotto. Evidenziamo comunque un forte bisogno di professionalità, legato alla nascita di nuovi imprenditori che hanno bisogno di formazione e assistenza, azioni che Associazioni come la nostra mettono in campo giornalmente".

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