Decreto anticrisi, le Pmi: "bene gli interventi immediati, ora servono altre misure"

Decreto anticrisi, le Pmi: "bene gli interventi immediati, ora servono altre misure"

Audizione dei presidenti di Confcommercio, Confindustria, Confesercenti, Casartigiani e Cna alla Commissione Bilancio e Finanze della Camera. "Il Governo ha agito in modo concreto, ora servono altri interventi per consolidare i segnali di ripresa".

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9 luglio 2009
I Presidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianto, Confcommercio e Confesercenti hanno sollecitato al Ministro dell’Economia G

“Il decreto legge anticrisi contiene misure che cercano di rispondere alla attuale situazione di difficoltà in cui versano le piccole e medie imprese. Il Governo ha agito in modo concreto per fronteggiare alcuni aspetti della crisi con provvedimenti in materia fiscale e di lavoro. Ora, però, servono altri interventi utili a consolidare i segnali di ripresa economica, soprattutto per migliorare il rapporto tra banche e imprese, ridurre gli intollerabili ritardi di pagamento della PA, diminuire il costo dell’energia sulle piccole imprese”. Questo il giudizio sul decreto legge anticrisi espresso dai presidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti all'Audizione svoltasi presso le Commissioni Finanze e Bilancio della Camera. Sul fronte fiscale le Confederazioni delle Pmi apprezzano la detassazione del 50% degli investimenti effettuati dalle imprese. Tuttavia, ritengono indispensabile ampliare l’ambito di applicazione della norma. Positivo il giudizio anche sulle misure in materia di lavoro ma, per ampliare e rafforzare l’impatto degli interventi a sostegno dell'autoimprenditorialità per i lavoratori che beneficiano degli ammortizzatori sociali in deroga, ritengono necessarie altre forme di agevolazioni contributive, fiscali e creditizie e misure di semplificazione amministrative. I rappresentanti delle Confederazioni delle Pmi considerano “essenziali interventi per contenere i costi delle imprese, che garantiscano condizioni di liquidità e giusti flussi di cassa, riducano la pressione fiscale e gli altri oneri amministrativi, consentano di dare continuità ai rapporti di lavoro, sostengano gli investimenti necessari alle imprese per mantenere competitività nei mercati nazionali e internazionali”. Restano forti perplessità sulle misure riguardanti le commissioni bancarie e la questione del massimo scoperto, sollecitano, anche interventi per ridurre i costi energetici delle piccole imprese e per garantire condizioni di reale concorrenza nel mercato del gas, chiedono, infine, che venga risolto il problema del ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione verso le imprese fornitrici e per garantire un immediato rientro di liquidità nella disponibilità degli imprenditori. Secondo le 5 Confederazioni “bisogna intervenire con strumenti semplici ed automatici per consentire alle imprese la compensazione dei crediti certi ed esigibili con i debiti verso la PA”.

 

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