Detassazione, accordo Confcommercio Verona-Ugl

Detassazione, accordo Confcommercio Verona-Ugl

Sottoscritta l'intesa per la detassazione degli stipendi che prevede per alcune voci della busta paga l'applicazione di un'imposta sostitutiva ridotta del 10 per cento a fronte dell'aliquota media del 23 per cento.

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25 luglio 2011

Confcommercio Verona-Imprese per l'Italia e Unione Generale del Lavoro di Verona hanno sottoscritto l'accordo per la detassazione degli stipendi che, recependo quanto previsto dal decreto legge 78/2010 e dalla legge 220/2010, prevede per alcune voci della busta paga l'applicazione di un'imposta sostitutiva ridotta del 10% a fronte dell'aliquota media del 23%.
L'intesa (già siglata in precedenza con le altre sigle sindacali) è stata firmata dal segretario provinciale dell'Ugl Antonio Consolati, dal presidente provinciale Confcommercio Paolo Arena, dal direttore generale dell'Associazione Giorgio Sartori e dal responsabile per i rapporti di lavoro Moreno Festi. Particolare interesse ha suscitato la proposta di Consolati di destinare i fondi della cassa integrazione alle imprese che assumano dipendenti in mobilità in modo da garantire il reinserimento nel mondo del lavoro e ridurre i costi delle aziende. "Il nostro sindacato punta soprattutto a fare cultura, partendo dal presupposto che il datore di lavoro non è un avversario e che lo stipendio non va considerato una rendita di posizione", ha detto il segretario dell'Ugl, che ha sottolineato la necessità di supportare il percorso delle realtà che creano lavoro. "Sposiamo - ha detto Arena - la proposta di modificare il funzionamento della cassa integrazione: così com'è concepita oggi non consente la crescita economica. Da tempo le aziende da noi rappresentate considerano i dipendenti come collaboratori, consapevoli che senza gioco di squadra non si va da nessuna parte. Confcommercio ritiene che occorra innescare un processo virtuoso di dialogo tra mondo dell'impresa, politica e sindacati ma con pari dignità, facendo in modo che ai tavoli siedano anche le nostre pmi". I firmatari dell'accordo si sono dati appuntamento a settembre per avviare il dialogo e ampliare alle altre categorie economiche le proposte oggi condivise.

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